Da Gaza un messaggio di ringraziamento da parte di padre Gabriel Romanelli alla diocesi di Como.
Il sostegno
La diocesi si è mobilitata nei mesi scorsi, attraverso la Caritas, raccogliendo offerte a sostegno della popolazione di Gaza, in particolare la parrocchia dì padre Romanelli.
Il ringraziamento
Lo stesso sacerdote ha voluto esplicitare la sua gratitudine nei confronti del vescovo Oscar Cantoni e della Caritas diocesana. “Voglio ringraziarvi davvero per tutto quello che avete fatto e che continuate a fare – le parole di padre Romanelli – Innanzitutto, ringrazio il vostro cardinale, Oscar Cantoni, e la Caritas diocesana di Como. La vostra carità è grande e si esprime in tutti gli ambiti: quello spirituale – perché pregate e fate pregare – e quello morale, sostenendo iniziative che appoggiano la causa della pace e la promuovono con mezzi etici, morali, buoni. Ma la vostra carità non rimane solo sul piano spirituale o morale: si traduce anche in un aiuto fisico e materiale. Vi ringraziamo davvero, a nome di tutta la comunità e di tutte le persone che hanno potuto usufruire della vostra generosità”.
Sostegno anche durante l’Avvento
Il sacerdote ha inviato un videomessaggio per ringraziare l’intera diocesi di Como per l’aiuto di questi mesi e per il sostegno che si sta rinnovando anche durante l’Avvento, con l’iniziativa promossa attraverso la Caritas diocesana, in collegamento con il Patriarcato Latino di Gerusalemme.
L’utilizzo delle offerte
Padre Gabriel spiega in che modo sono stati utilizzati i fondi ricevuti fino a questo momento (circa 80mila euro): “Abbiamo acquistato il diesel. Qui il carburante è sinonimo di vita, perché serve per ricaricare le batterie: senza di esso non c’è servizio elettrico, non funzionano le macchine che producono ossigeno e luce, non si riescono a caricare tutte le batterie e a far muovere i mezzi, compresa l’ambulanza o l’unica macchina che usiamo per diverse necessità. La utilizziamo continuamente per trasportare malati e, nei giorni più bui della guerra, anche feriti, oltre che per portare e distribuire cibo ai poveri. Un altro dono prezioso sono stati i pannolini. Oggi, in tutto il mondo, sono una necessità sia per i piccoli che per gli anziani e i malati. Qui la loro mancanza è stata terribile: ha causato tanta tristezza e molti problemi. La raccolta di Avvento sarà utilizzata “per il sostegno psicofisico e per varie attività con le scuole. Abbiamo altre idee e ve le farò sapere tramite i vostri responsabili”, assicura padre Romanelli. Il progetto di Avvento si allarga alle comunità della Cisgiordania in collaborazione con la Caritas locale. Per maggiori informazioni consultare il sito www.caritascomo.it.