Contrasto al gioco d'azzardo arriva lo Sportello primo filtro
Verrà inaugurato un numero telefonico raggiungibile anche tramite messaggi sms o whatsapp.
Ieri, 5 aprile, si è riunita per la prima volta la cabina di regia del progetto guidato dal Comune di Como “Quando il gioco si fa duro” per il contrasto del gioco d’azzardo patologico, avviato nel 2016 su impulso di Regione Lombardia.
Contrasto al gioco d'azzardo: il progetto
In linea con il progetto che lo ha preceduto (clicca qui per i dettagli), proseguiranno le azioni di informazione e di comunicazione anche online dedicate a tutta la popolazione, che saranno arricchite da momenti più mirati come nel caso dello spettacolo teatrale rivolto a oltre 1.200 studenti delle scuole secondarie dell’ambito scolastico 12. Le Forze dell’ordine saranno quindi chiamate a condividere, anche con Regione Lombardia, i risultati dei controlli che già effettuano presso i pubblici esercizi mentre COOPLotta provvederà all’aggiornamento della mappatura delle macchine da gioco già condotta nel 2016 per verificare se anche nei nostri territori si assiste alla progressiva riduzione delle tradizionali “slot” a favore delle cosiddette “video lottery” che permettono giocate nettamente più cospicue.
Un'importante novità
Innovativa è l’azione denominata “Sportello primo filtro”, che inaugurerà un numero telefonico raggiungibile anche tramite messaggi sms o whatsapp a cui ci si potranno rivolgere gratuitamente tutti coloro che si sentono in difficoltà o chi, vicino a loro, ne percepisce il disagio, al fine di chiedere consigli ed essere eventualmente rimandati alla presa in carico da parte dei servizi sanitari.
I Comuni partecipanti
Il nuovo progetto, oltre al capoluogo, coinvolge i territori di Albese con Cassano, Brunate, Carate Urio, Cernobbio, Lezzeno, Lipomo, Moltrasio, Montano Lucino, Nesso, San Fermo della Battaglia e dell’Unione di Comuni Lario e Monti ed è strutturato con Provincia di Como, ASST Como, ATS Insubria, le sedi locali di Auser, Confartigianato, Confcommercio, CNA, Lega Consumatori, SPI CGIL Como e Unindustria. Si articola in sei ambiti di azione, per una spesa prevista di almeno 18mila e 800 euro, di cui fino a 15mila provenienti dalla Regione.