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Trovato morto in un furgone, la disperazione della mamma
Non c'è pace per la mamma di Fabian Lukasik, dopo quanto accaduto a Monte Olimpino sabato 12 maggio.
Non si dà pace Monika Lukasik, la mamma di Fabian Lukasik, il giovane trovato morto in un furgone sabato 12 maggio.
Trovato morto in un furgone: la tragedia di Monte Olimpino
Da due giorni Fabian non rispondeva al telefono. Giovedì sera era uscito dalla casa della madre, a Monte Olimpino, e non vi ha più fatto ritorno. Lei gli ha scritto diverse volte, ma nulla. E quel furgone nella giornata di sabato parcheggiato vicino a casa. Era proprio quello che Fabian utilizzava per dei lavoretti, dalle imbancature ai traslochi. Sabato sera Monika non ce la faceva più, doveva aprire quel furgone, capire dove fosse suo figlio e cosa gli fosse successo. Poi la tragica scoperta, Fabian era proprio nel suo mezzo e per lui purtroppo non c'è stato nulla da fare.
Monika non si dà pace, non capisce perché suo figlio a soli 25 anni ha deciso di farla finita. "Lui aveva un cuore grande, era generoso ed educato con tutti, era sempre pronto a dare una mano - racconta la mamma - Aveva delle difficoltà a trovare lavoro ultimamente ma ci stava provando. Recentemente aveva fatto un colloquio in una assicurazione ma era andata male. Ora però aveva iniziato una settimana di prova in un'agenzia immobiliare. Non l'ha finita... Eravamo andati insieme a comprare i vestiti nuovi per questo impiego. Mio figlio non aveva paura di lavorare, faceva di tutto; anche a casa era indipendente, aiutava nelle pulizie e spesso ci piaceva cucinare insieme".
La passione per la musica
La grande passione di Fabian però era la musica, faceva delle serate con gli amici su richiesta. E quegli stessi amici e colleghi gli hanno reso omaggio accorrendo numerosi al suo funerale, che si è tenuto sabato scorso a S. Zenone, indossando la maglia con il logo del loro progetto. Malgrado fosse stato via per diversi anni, aveva vissuto a Piacenza e a Milano, anche a Monte Olimpino lo conoscevano in tanti. Fabian aveva origini polacche ed era arrivato con la sua mamma in Italia a soli 5 anni. Poco più di sei mesi fa era tornato a Como a vivere con la madre proprio per quei problemi economici che non gli permettevano di essere economicamente indipendente. "Ci stava provando davvero purtroppo però in Italia non ci sono centri che aiutano le persone, e soprattutto i giovani, a trovare lavoro" ha commentato la madre.
In una lettera che la mamma ha scritto per l'ultimo saluto a suo figlio c'è tutta la disperazione di chi non ha capito quello che stava succedendo. "Hai sempre lottato, per tutto e per tutti, non ti arrendevi mai. Avevi una grande forza di volontà per andare avanti e ricominciare sempre di nuovo... Hai dovuto combattere e faticare tante volte... Ma perché questa volta ti sei arreso? Avevi ancora tanta strada di fronte a te e saresti certamente riuscito a realizzare tutti i tuoi progetti".
