Addio Chiara bibliotecaria morta a soli 44 anni
"Di lei ci rimane il sorriso perenne, la voglia di leggere e leggere, la passione per questo nostro lavoro a volte così difficile".
Addio a Chiara Corti, bibliotecaria morta a soli 44 anni: Erba e Figino Serenza in lutto.
Triste scomparsa
Si è dovuta arrendere alla crudeltà della malattia Chiara Corti, bibliotecaria di Figino Serenza residente a Erba. Aveva soltanto 44 anni: lascia il marito Mario Camnasio e la figlia Camilla. La donna, residente nella frazione erbese di Bindella, era molto conosciuta perché aveva lavorato in biblioteca prima a Erba e poi a Figino Serenza. Amava la cultura e i libri e il suo lavoro per lei era come una vocazione.
Ricordo commosso
La notizia della scomparsa di Chiara Corti ha lasciato tutti senza parole. A Erba, dove agli inizi degli Anni Duemila aveva ricoperto anche l'incarico di consigliere comunale nell'Amministrazione guidata da Enrico Ghioni, l'ha voluta ricordare Giorgio Meroni: "Purtroppo ci ha lasciato una grande donna", ha scritto il consigliere di maggioranza.
Toccanti la parole d'addio a Chiara Corti di una libreria di Cantù: "Spazio Libri La Cornice non ha perso Chiara, perché di lei ci rimane il sorriso perenne, la voglia di leggere e leggere, la passione per questo nostro lavoro a volte così difficile, le modalità così accoglienti e che stendeva come una coperta calda su tutti gli avventori di quella stupenda biblioteca di Figino Serenza, così famosa grazie a lei e ad Enrica, suo e nostro pilastro. E ci rimane la sua forza. Che forza. Noi non la sappiamo narrare, sappiamo solo che irradiava tutti e ci lasciava senza parole a guardare tra le nostre mani colme di piccoli problemi, che all'improvviso si scioglievano.Grazie Chiara, continuiamo con te sempre negli occhi e come hai scritto: ti insegneranno a non risplendere. E tu splendi, invece".
Oggi i funerali a Erba
I funerali della bibliotecaria Chiara Corti si terranno oggi, giovedì 21 giugno, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Erba (frazione Arcellasco) in via Guglielmo Marconi.