Erano senza biglietto sul treno: profughi assolti

A fine dicembre avevano spintonato e minacciato gli agenti.

Erano senza biglietto sul treno: profughi assolti
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Erano stati sorpresi senza biglietto sul treno: profughi assolti.

Il caso a Inverigo

Due richiedenti asilo sono stati condannati per resistenza a pubblico ufficiale ma assolti dall'accusa di interruzione di pubblico servizio malgrado fossero senza biglietto. I fatti risalgono al 27 dicembre del 2017: due giovani nigeriani di 24 e 25 anni, ospitati in una struttura di accoglienza del Novarese, erano stati sorpresi dal capotreno del convoglio Trenord sulla tratta Milano-Asso senza il biglietto proprio mentre si trovavano nei pressi della stazione di Inverigo. Di fronte alla richiesta dell'operatore si erano rifiutati di fornire le proprie generalità, mostrando un atteggiamento provocatorio. A quel punto erano intervenute le Forze dell'ordine, i due profughi avevano minacciato e spintonato i militari, poi arrestati. Il treno, dopo essere rimasto fermo a lungo alla stazione di Inverigo, era stato soppresso creando numerosi disagi ai pendolari.

La sentenza

Qualche giorno fa la sentenza. I due nigeriani sono stati condannati a 4 mesi per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Il Giudice del Tribunale di Como, però, li ha assolti dall'accusa di interruzione di pubblico servizio perché era stata la procedura prevista da Trenord a dettare la sospensione della corsa. "I due - spiega l'avvocato difensore dei profughi - erano rimasti a terra. Le procedure di Trenord vanno a svantaggio dei pendolari e a mio avviso andrebbero riviste. Un treno non può bloccarsi, essere soppresso, per due passeggeri che oltretutto erano scesi dal convoglio".

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