Stati Generali del Lago di Como: il nuovo patto per la sua tutela
Obiettivo delle parti la sua tutela e valorizzazione per il futuro.
È stato sottoscritto lo scorso 19 giugno, a Villa Erba a Cernobbio, il “Patto per il Lago di Como, Ceresio e Laghi minori”. L'accordo è stato firmato all’interno degli Stati Generali del Lago di Como da Istituzioni, Enti e associazioni di categoria per permettere al territorio e ai protagonisti delle province di Como e di Lecco di lavorare insieme per valorizzare il "patrimonio lago” a fini turistici, culturali e produttivi.
Stati Generali del Lago di Como
Proprio la volontà di promuovere le bellezze e la fruibilità del lago è riassunta in una frase di Luigi Lusardi, presidente dell’autorità di Bacino del Lario e dei laghi minori. "Abbiamo un patrimonio meraviglioso che offre mille opportunità ma dobbiamo dotarlo di infrastrutture all'altezza della sua fama e della sua bellezza".
Tra i problemi in discussione, il livello minimo delle acque del lago di Como, già oggetto qualche mese fa di una seduta straordinaria del Tavolo per la competitività e lo Sviluppo. Ancora Lusardi "Salvaguardare il livello del Lario e tutto ciò che ne consegue in termini di sicurezza, turismo e vantaggi economici è un nostro preciso dovere per assicurare un futuro al nostro territorio".
Quindi i punti strategici discussi per trovare una soluzione condivisa tra gli abitanti del lago e coloro che vivono a nord e a sud del Lario:
1) Trovare risorse e condivisione politica tra le parti interessate per realizzare uno studio scientifico sullo stato delle acque nell’intera area del Lario, sulle condizioni meteorologiche passate, presenti e future nel nostro territorio. Scattare una fotografia realistica che ci permetta di prendere le giuste decisioni a tutela di tutti.
2) Non abbassare le acque del Lario oltre il limite dello “zero idrometrico” o, in alternativa, valutare se sia possibile assicurare la stessa quantità di acqua richiesta dalle parti innalzando alcuni argini sul lago, un intervento che potrebbe dare buoni frutti a costi relativamente contenuti.
3) Valutare la presenza di un rappresentante lariano nel consiglio di amministrazione del Consorzio dell’Adda.
4) Chiedere un riconoscimento economico concreto a risarcimento dei danni infrastrutturali pregressi subiti dal territorio lacustre in maniera da poter intervenire al riguardo, anche in prospettiva futura.