Ministro Centinaio incontra Coldiretti: "Tutelare i prodotti made in Lario"

Il Ministro delle Politiche agricole sul lago di Como ha incontrato i rappresentanti di Coldiretti per parlare di tutela dei prodotti del Lario e incentivi al turismo.

Ministro Centinaio incontra Coldiretti: "Tutelare i prodotti made in Lario"
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Come annunciato, domenica 22 luglio il Ministro Centinaio è stato sul lago di Como. Oltre a incontrare i cittadini alla Festa del Lagh di Lezzeno, si è confrontato con gli operatori di settore, tra i quali Coldiretti.

Ministro Centinaio e Coldiretti: "Tutelare i prodotti del Lario"

Tutelare i prodotti agroalimentari ‘made in Lario’, partendo dalle Dop e Igp, come l’olio dei Laghi Lariani o il vino delle Terre Lariane. Senza dimenticare il grande patrimonio dei salumi o dei formaggi tipici lombardi, prodotti con il latte munto nelle due province, dal Grana Padano, al Taleggio, al Gorgonzola, al Quartirolo Lombardo, tutti a denominazione di origine protetta. Questo uno dei punti di confronto che Coldiretti Como Lecco ha evidenziato durante l'incontro a Colico con il Ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio.

"Ruolo strategico del florovivaismo"

E' stato sottolineato inoltre il ruolo strategico del florovivaismo, nonché quello del turismo rurale, sempre più imprescindibile in una terra, quella del lago di Como, nota ed apprezzata in tutto il mondo. “Agricoltura e turismo devono fare sistema” ha evidenziato il presidente interprovinciale di Coldiretti Fortunato Trezzi, insieme a Roberto Magni, vicepresidente e rappresentante degli imprenditori lecchesi di Coldiretti. E il Ministro Centinaio, che ha nelle sue mani proprio e Politiche agricole e il Turismo, può fare qualcosa a riguardo.

I  numeri del settore sul Lario evidenziano le opportunità di crescita: il territorio lariano, oggi, sfiora i 3.700.000 visitatori da tutto il mondo, concentrati soprattutto in provincia di Como e in netta maggioranza (oltre 2.700.000) provenienti dall’estero. “Scommettere sul turismo rurale, sulla crescita degli agriturismi e dei percorsi integrati tra lago, montagna e campagna, recuperare il patrimonio enogastronomico sono gli elementi di base per un’ulteriore crescita che porti sinergia stretta fra agricoltura e turismo” hanno proseguito i rappresentanti di Coldiretti.

"Tanti prodotti 'bandiere del gusto'"

"I prodotti ‘made in Lario’ – continuano Trezzi e Magni – raccontano e custodiscono la storia dei territori: oltre a quelli più noti, esiste un vasto microcosmo di specialità locali che il quotidiano lavoro degli imprenditori agricoli tramanda o sta recuperando”. Tra questi la cipolla di Brunate, la patata bianca comasca, il rosmarino e la Salvia di Montevecchia, dall’agnello di razza brianzola al salame di testa. Senza dimenticare burro e stracchini, ma anche le farine per la polenta, il Fiorone della Valsassima, la mascherpa d’alpe o lo Zincarlin. "Sono prodotti che la nostra organizzazione agricola ha ricompreso, a livello nazionale, tra le 'bandiere del gusto', assegnate alle specialità censite dalle regioni che sono ottenute sul territorio secondo regole tradizionali protratte nel tempo" hanno concluso da Coldiretti.

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Foto: profilo Facebook Gian Marco Centinaio
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