Ruba un'auto a Como: arrestato dalla Polizia di Stato
Il fatto si è verificato nella mattinata di ieri, domenica 12 agosto, al parcheggio Ippocastano.

Ruba un'auto a Como nell'area di parcheggio "Ippocastano" di via Aldo Moro: arrestato dalla Polizia di Stato.
Ruba un'auto a Como nella mattinata di ieri
Alle ore 8.30 circa di ieri, domenica 12 agosto, la sala operativa della Polizia di Stato ha ricevuto una richiesta d'intervento, su linea d'emergenza, nel corso della quale l'interlocutore riferiva di aver appena assistito al furto della propria vettura, Fiat Palio lasciata in sosta pochi istanti prima nell'area di parcheggio "Ippocastano" di via Aldo Moro con le chiavi inserite.
L'invio delle volanti
L'operatore della centrale operativa ha quindi diramato una mirata nota di ricerca che, pochi minuti dopo, ha consentito a un equipaggio del Nucleo Volanti di intercettare la vettura segnalata in via Bellinzona a Monte Olimpino. Ne è scaturito un inseguimento, nel corso del quale il conducente alla guida del'autovettura trafugata ha aumentato l'andatura, peraltro già sostenuta all'atto del rintraccio, per poi arrestare improvvisamente la corsa, all'altezza di via Oldelli, e tentare di dileguarsi a piedi.
La resistenza agli agenti
Raggiunto dagli Agenti della Volante, l'uomo, poi identificato per il cittadino italiano A.P., 35 anni e residente a Como, ha tentato di sottrarsi al controllo divincolandosi energicamente. Condotto in Questura per gli accertamenti di rito, si è scagliato contro gli agenti, dapprima verbalmente, con ripetuti oltraggi e minacce, poi fisicamente tentando di colpirli con calci e pugni. Indubbie le responsabilità del fermato in relazione al furto della vettura dato che, nelle sue tasche, all'atto del primo controllo, gli agenti hanno rinvenuto un cellulare di proprietà del titolare dell'autovettura che in seguito ha formalizzato la denuncia riconoscendo nello stesso soggetto l'autore della sottrazione del veicolo.
L'arresto
A.P. è stato quindi tratto in arresto con l'accusa di furto aggravato e resistenza e violenza a pubblico ufficiale e, nella mattinata odierna, condotto dinanzi al Tribunale di Como per il dibattimento con rito direttissimo ad esito del quale il giudice ha comminato una pena detentiva di 1 anno e 2 mesi. Il condannato è stato quindi associato alla locale Casa Circondariale.