Mariano in mostra nelle opere dei fratelli Tagliabue
L'inaugurazione l'8 settembre alla Bottega di via Santo Stefano.
Mariano in mostra nelle opere dei fratelli Tagliabue
Mariano è bella, bisogna solo saperla cogliere dalla giusta prospettiva. D’altronde la bellezza sta negli occhi di chi guarda.
E’ il manifesto della mostra di fotografia e pittura firmata dai fratelli Tagliabue, Alberto e Gianni, già titolari dello «Studio Uno» di via Cardinal Ferrari.
Un vero e proprio invito a tornare a innamorarsi della città in cui si vive, grazie a colpi d’occhio su architetture e atmosfere che conducono in un viaggio alla scoperta del bello, soprattutto di quello che nella quotidianità si perde, come fosse scontato. Una bellezza attuale, contemporanea, ma allo stesso tempo in grado di farsi storia, fermando su tela, legno e pellicola ciò che lo sguardo coglie.
L'esposizione
L’esposizione, in calendario dall’8 al 16 settembre, negli spazi de «La Bottega» di via Santo Stefano, è stata curata da Giovanni Castoldi, che ha saputo farsi trait d’unione tra le due anime dei fratelli Tagliabue. Quella fotografica di Alberto, affascinata dalle prospettive, dalle luci del cavalcavia di viale Lombardia, catturato al tramonto, dalla Mariano che corre sui binari della stazione ferroviaria, dall’aria che si respira nelle strade di Perticato, in una sera di giugno, quando la frazione è deserta. E quella di Gianni più nostalgica, in grado di riprodurre col tratto del pennello, scatti d’epoca, provenienti dall’archivio Tagliabue, momenti che raccontano una Mariano intima, raccolta in chiesa per gli esercizi spirituali, come quella rampante che guarda a un nuovo condominio «rosa» e si sofferma su architetture simbolo della città: il palazzo dell’Esposizione Mobili, l’Albergo Sole, il monumento ai caduti.
L'inaugurazione
Dialogheranno queste due anime in un percorso espositivo che raccoglie 35 fotografie attuali di Mariano, realizzate nel succedersi delle stagioni, e 12 quadri, tra cui anche degli acquarelli, che ci restituiscono la Mariano di un recente passato. Visioni di una città che cambia e che è in cerca perenne di un’identità, anche urbanistica.
«La sfida è guardare con occhi diversi quello che tutti i giorni ci sfila davanti - ci svelano i due autori - A volte serve mettere distanza tra noi e le cose per accorgersi della loro bellezza, per non darle per scontate, per acquisire quella profondità e quella prospettiva che ci fanno riscoprire l’attaccamento a un luogo e la sua insita unicità».
Tra le opere in mostra, tutte paesaggistiche, solo una avrà come protagonista una persona, ma è necessario attendere l’inaugurazione dell’8 settembre, alle 18, per conoscerne il volto e le motivazioni della scelta.
Si può visitare l’esposizione dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 20.
Laura Mosca