Como - Lecco | "A far diminuire i pendolari ci pensa Trenord non rispettando le coincidenze"

Il Comitato accusa: "Trenord non solo sopprime treni ma gestisce deliberatamente i treni che circolano a svantaggio dei viaggiatori"

Como - Lecco | "A far diminuire i pendolari ci pensa Trenord non rispettando le coincidenze"
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Il Comitato Pendolari Como – Lecco accusa Trenord: “Non solo sopprime treni, ma gestisce deliberatamente i treni che circolano a svantaggio dei viaggiatori”. Obiettivo subodorato: “Cercare di svuotare i treni per poi dimostrare che sono vuoti e chiudere poco dopo la linea a causa di “scarsa redditività”.

Il minuto che cambia la vita sulla linea Como – Lecco

Il Comitato spiega che con il 2 settembre  gli orari della linea Como-Lecco sono “leggermente” cambiati. La partenza dei treni da Como e da Molteno è stata anticipata di un minuto:
la partenza da Como al minuto 39 anziché 40; quella da Molteno al minuto 35 anziché al minuto 36.

“Siccome l’orario di arrivo, almeno per le corse cadenzate, è rimasto invariato, significa che si è allungato ancora una volta di un minuto la percorrenza” fa notare il Comitato. Questo  dopo gli allungamenti ingiustificati avvenuti gli anni scorsi. “E nonostante siano stati effettuati i lavori di ripristino all’armamento, togliendo le riduzioni di velocità”.

Coincidenze non rispettate

L’anticipo di un minuto alla partenza penalizza ancora di più la stabilità delle coincidenze in particolare a Molteno. Il  Comitato Pendolari ha più volte chiesto a Trenord il comporto di 10′ per interscambio a Molteno con i treni della linea S7 da Lecco. Il comporto è l’attesa forzata (fino a 10 minuti) oltre l’orario normale di partenza, al fine di attendere il treno in coincidenza qualora questo sia in ritardo. “Ma mai nessuno è intervenuto. E Trenord in fase operativa tende a non rispettare mai la coincidenza, salvo casi rari e aleatori” accusano i Pendolari.

Ma ora la situazione è peggiorata ulteriormente: “Parecchi pendolari sono stati di fatto costretti da questa gestione senza senso di Trenord ad abbandonare l’uso del treno. Perdere la coincidenza di pochissimi minuti e dover attendere un’ora per percorrere una distanza di pochi chilometri è sicuramente il maggior deterrente che si può dare ai viaggiatori”.

Il treno più critico da Valmadrera

Il treno più critico è il 5218. Questo perché l’S7 in coincidenza (treno 5158, con partenza da Lecco alle 18.07) viaggia praticamente sempre in ritardo a causa dell’attesa nella stazione di Valmadrera per incrociare il treno S7 proveniente da Milano (perennemente in ritardo). Pochi i viaggiatori rimasti ad utilizzare questa connessione. “E i pochi sono costretti ogni giorno ad elemosinare al personale viaggiante dell’S7 di mantenere la coincidenza. Che qualche volta per grazia divina aspetta, mentre le restanti volte viene fatta perdere di proposito su decisione della sala operativa di Trenord anche di pochissimi minuti”.

L’accusa del Comitato

“Andare avanti in questo modo non è più possibile. Trenord non solo sopprime treni ma gestisce deliberatamente i treni che circolano a svantaggio dei viaggiatori. Ci viene il dubbio che tutto ciò sia fatto esattamente come fu fatto da Trenitalia in regione Piemonte: cercare di svuotare i treni per poi dimostrare che sono vuoti e chiudere poco dopo la linea a causa di “scarsa redditività”.

Ma i pendolari non ci stanno. “Il territorio si è impegnato moltissimo per il rilancio della linea. Ma ancora una volta Trenord è fuori controllo e si permette di fare ciò che vuole, anche contro i cittadini”.

“La Regione intervenga”

La richiesta avanzata a  Regione Lombardia è che “la smetta di stare a guardare, ma intervenga con forza per impedire il menefreghismo o peggio la malafede di Trenord, ripristinando un servizio degno della regione e del territorio nel quale abitiamo e paghiamo le tasse”.

 

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