Autocontrollo del diabete: troppi sprechi in Lombardia secondo il Garante
La forbice tra regioni virtuose e maglie nere è considerevole, e la nostra regione...
Diabete dispositivi per autocontrollo: le regioni spendono 6 miliardi, è emerso che il 15% è di troppo.
Diabete dispositivi per autocontrollo
La denuncia è partita da una stima dell’Anac (Autorità nazionale Anticorruzione) che ha prodotto un dossier relativo all’impatto degli sprechi in sanità. Pubblicato il 26 settembre lo studio misura il costo dell’inefficienza nel sistema di acquisti che, per la Lombardia, è stimato dai 17 ai 30,5 milioni di euro l’anno.
Tutto fermo in Lombardia
Dal 2013 la Centrale acquisti di Regione Lombardia (Arca) deve eseguire una gara per la fornitura di kit utili ai diabetici per tenere sotto controllo la malattia. Dopo 6 anni nulla è cambiato; il motivo? Le procedure di evidenza pubblica non sono ancora concluse. Ciò significa che i dispositivi per l’autocontrollo del diabete continuano a essere forniti ai 470 mila malati lombardi tramite un accordo con le farmacie senza alcuna concorrenza sul mercato. Laddove non c’è concorrenza non è possibile che si instauri un meccanismo virtuosamente competitivo in termine di prezzi: come avviene invece in Liguria, Emilia Romagna e Toscana.
Le altre voci
Non sono particolarmente incoraggianti nemmeno le altre voci: per il servizio di Pulizia delle strutture sanitarie, che costa 1,2 miliardi di euro, si potrebbe risparmiare 210 milioni di euro. Non si salva nemmeno la Ristorazione, per i pasti ospedalieri, si spendono annualmente 750 milioni di euro e, secondo l’Anac, se ne potrebbero risparmiare 95 milioni. Per il servizio di Lavanderia di lenzuola e biancheria, che pesa complessivamente per 500 milioni di euro, se ne potrebbero risparmiare 100 (20%).
Area farmaci
300 milioni di euro si potrebbero risparmiare nell’area dei farmaci, ovvero il 10% dei 3 miliardi milioni spesi. Tutta una serie di voci che, sommate, lambiscono la vertiginosa cifra di 6.035 milioni di euro di costi, di cui 935 milioni di euro, ovvero il 15,5%, sarebbero risparmiabili se le Regioni si uniformassero a quanto spendono, per le stesse voci, quelle più “virtuose”.