Ponti sulla Milano-Meda: certificazione di idoneità statica fino a giugno 2020
Il presidente della Provincia: "Confermiamo che non c'è mai stata una situazione di emergenza. In tanti dovrebbero chiedere scusa".
Ponti sulla Milano-Meda: certificazione di idoneità statica fino a giugno 2020. Questa mattina il presidente della Provincia, Roberto Invernizzi, ha comunicato gli esiti delle prove di carico sui cavalcavia della superstrada.
Ponti sulla Milano-Meda: certificazione di idoneità statica fino a giugno 2020.
Le informazioni raccolte attraverso i sensori posizionati sui tre cavalcavia messi sotto esame nelle scorse settimane (quello di via Manzoni e via San Benedetto a Cesano Maderno e quello allo svincolo di Meda) hanno permesso di avere dati ulteriori sulla transitabilità e hanno confermato la relazione tecnica che il 29 agosto evidenziava l’assenza di situazioni di pericolo tali da chiedere la chiusura dei tre manufatti.
“Diversi oggi dovrebbero scusarsi con chi percorre ogni giorno la Milano-Meda”
L’annuncio è stato dato questa mattina nella sede della Provincia. Presenti anche i rappresentati della società di ingegneria Akron – Ceas che ha curato l’analisi sui tre ponti. “Ritengo – così il presidente Invernizzi – che in diversi oggi debbano chiedere scusa alle migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono la Milano – Meda. Sono state settimane difficili e non tutti hanno svolto la loro parte con responsabilità. Noi lo abbiamo fatto”. Quindi, in riferimento alle polemiche e alle richieste di chiusura dei ponti arrivate da più parti, il presidente ha aggiunto: “Le decisioni vanno prese su dati oggettivi. Oggi confermiamo che non c’è mai stata una situazione di emergenza”.
Gli esiti delle prove di carico
I tre ponti hanno ottenuto una certificazione di idoneità statica fino a giugno 2020. Il cavalcavia di via Manzoni a Cesano, in particolare, è risultato idoneo a sopportare i carichi verticali dovuti al passaggio di mezzi con massa complessiva pari a 40 tonnellate e carico massimo per asse pari a 12 tonnellate per ogni senso di marcia. “Abbiamo ritenuto opportuno, in via del tutto prudenziale – ha spiegato Invernizzi – mantenere il divieto al transito dei mezzi superiori alle 3,5 tonnellate in vigore dal gennaio 2017. Una limitazione utile ad estendere la durata della vita della struttura e che ci consente di verificare facilmentele le infrazioni”.