Valfresca chiusa la rabbia dei residenti: "Anche noi paghiamo le tasse"

L'assessore ai Lavori Pubblici: "La situazione è molto delicata non posso dare delle tempistiche sulla riapertura".

Valfresca chiusa la rabbia dei residenti: "Anche noi paghiamo le tasse"
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Valfresca chiusa ormai da quasi cinque mesi. Una situazione che sta creando molti disagi, tra i residenti, ma anche tra chi utilizzava quella strada per andare a Como o in Svizzera a lavorare.

Valfresca chiusa: la rabbia dei residenti

"Prima per andare a lavorare in città ci mettevo 5 minuti, adesso se va bene ci impiego almeno 20 minuti". A raccontarlo è Pamela, una residente della zona vicino a via 27 maggio, la cosiddetta Valfresca, chiusa per lo smottamento di un terreno privato dallo scorso 28 maggio. In quella strada, come lei, vivono una decina di famiglie che da quasi cinque mesi non possono usufruire di quel corridoio in mezzo al verde per arrivare a Como oppure per oltrepassare il confine di stato e andare in Svizzera.

"Con la strada chiusa siamo obbligati ad andare fino a San Fermo, fare tutte le gallerie fino ad arrivare in via Nino Bixio oppure andare fino a Camerlata per giungere in centro città - continua  Pamela - Il problema è che con la Valfresca chiusa in tantissimi che la utilizzavano per andare a Como o in Svizzera per lavoro ora sono obbligati a usare questi percorsi alternativi dove si crea sempre un traffico incredibile. Noi paghiamo le tasse al Comune di Como esattamente come gli altri ma nessuno ci dice nulla su cosa succederà e con quali tempistiche riapriranno la strada".

I disagi

Sembrava una cosa da nulla lo scorso maggio quando una pianta è crollata per lo smottamento di un terreno privato. Invece i tempi si sono incredibilmente dilatati e i cittadini di quella zona non sanno quando potranno nuovamente utilizzare la strada. Una chiusura che ha impedito il passaggio nel capoluogo comasco del Giro ciclistico allievi della Provincia di Como e che ha costretto il Giro di Lombardia a cambiare lo storico percorso.

All'inizio il tratto chiuso era stato semplicemente transennato ma più di una volta le stesse transenne erano state divelte per passare lo stesso con l'auto. "Sono venuti almeno 5 o 6 volti a rimettere a posto le transenne che la gente aveva spostato per passare malgrado il divieto - racconta Pamela - Una ventina di giorni fa invece sono venuti a piazzare i jersey in cemento". Certo non un indizio che faccia presagire una riapertura in tempi brevi della strada.

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L'assessore Bella

Sul tema abbiamo interpellato l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Como Vincenzo Bella che ha voluto rassicurare i cittadini: "Il Comune non è con le mani in mano, stiamo facendo tutto il possibile per riaprire il prima possibile la Valfresca. L'urgenza è dovuta anche solo dal fatto che se dovesse succedere qualcosa sulla strada di San Fermo non avremmo più collegamenti utili".

Quindi ha spiegato: "La situazione è in corso di definizione, abbiamo avuto anche nei giorni scorsi un incontro con il privato proprietario del terreno, con il quale dobbiamo trovare un accordo per i lavori. Non essendo un'area pubblica bensì un terreno privato non possiamo fare noi i lavori, quindi ci stiamo accordando sul da farsi con i proprietari. Senza contare che una nuova normativa ci impone, dopo aver effettuato il ripristino, di verificare il versante a livello sismico. La situazione è molto delicata e per questo motivo non posso dare tempistiche sulla riapertura della strada".

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