Caos treni: Trenord taglia i festivi tra Como e Milano. Scoppia la polemica

Dal 9 dicembre diventerà operativo il nuovo piano di Trenord.

Caos treni: Trenord taglia i festivi tra Como e Milano. Scoppia la polemica
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Caos treni. Non arrivano buone notizie per i pendolari comaschi visto che Trenord ha deciso di tagliare le corse festive tra Como e Milano. Prevista la sostituzione con bus, nelle ore a bassa frequentazione, di 139 corse che trasportano meno di 50 passeggeri.

Caos treni: ecco cosa succederà

L’offerta di mobilità sarà invariata nei feriali per i collegamenti con Milano – sia con le linee regionali che con le linee suburbane – e a livello locale. Invariato il servizio sulla linea Como-Lecco. Nei festivi varierà la periodicità delle corse sulla linea S11 – da semioraria a oraria.

Linea S11 Rho-Milano Porta Garibaldi-Como-Chiasso
• Nei feriali sarà invariato il servizio sulla linea, che prevede un treno in partenza ogni 30’ per un totale di 75 corse al giorno
• La domenica e nei festivi sulla linea circolerà un treno ogni 60’ Area di Lecco-Sondrio 419 treni effettuano servizio nelle Province di Lecco e Sondrio con oltre 28mila viaggiatori in salita nelle rispettive stazioni Nessuna variazione per i collegamenti da e per Milano; sulle linee locali, alcune corse con meno di 50 passeggeri saranno sostituite da bus. Invariato il servizio sulla linea Colico-Chiavenna. Linea Milano-Lecco-Sondrio-Tirano
• Resteranno invariati i collegamenti ferroviari con Milano, 32 corse al giorno, a eccezione della corsa serale 2585 (Sondrio 21.22-Milano Centrale 23.30) che non sarà effettuata. I viaggiatori potranno utilizzare la corsa 2583 (Tirano 20.08-Sondrio 20.41-Milano Centrale 22.40)
• Sulla Linea Lecco-Colico-Sondrio, delle 29 corse al giorno 9 saranno effettuate con bus nella tratta Colico-Sondrio
• Sulla Linea Lecco-Sondrio-Tirano, delle 9 corse al giorno 7 saranno su treno, 2 su bus nella tratta Sondrio-Lecco S8 Lecco-Carnate-Milano Porta Garibaldi • Resterà invariato il servizio sulla linea (oggi 70 corse al giorno) a eccezione della corsa notturna 10894 (Milano Centrale 23.52-Lecco 00.55), che non sarà effettuata. I viaggiatori da Milano potranno raggiungere Monza con altre corse; da Monza a Lecco sarà disponibile un bus, in partenza alle ore 00.15.

Dal Partito Democratico: "Scelta scellerata diminuire quando c'è la Città dei Balocchi"

"Siamo senza parole: se già nella quotidianità i pendolari comaschi devono vivere ogni volta una passione per raggiungere i posti di lavoro e studio in altre città, ora anche la domenica Como viene abbandonata a se stessa. E in pieno periodo di Città dei balocchi e festività natalizie. Incredibile!”. A parlare è Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, rispetto alle notizie arrivate da Trenord sul nuovo orario, in vigore dal 9 dicembre.

“Scopriamo così, come un fulmine a ciel sereno, che fra un paio di domeniche i treni festivi passeranno uno all’ora anziché uno ogni mezzora. E questo perché l’azienda vuole evitare le soppressioni e perché è costretta a usare convogli vecchi e rotti – incalza Orsenigo –. Ma forse Trenord, e con essa Regione Lombardia, non si rende conto che stiamo parlando dei collegamenti con una città turistica che in periodo natalizio, soprattutto nei fine settimana, viene visitata da migliaia di persone”.

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"Forse le corse andrebbero aumentate..."

Già in queste prime giornate si è avuto il polso della situazione: “Un traffico di auto incontrollabile, con macchine parcheggiate ovunque e multe a raffica perché c’è un oggettivo problema di parcheggi – dice Orsenigo, assieme a Stefano Fanetti, capogruppo Pd in consiglio comunale –. Forse sarebbe invece il caso di aumentare le corse dei treni per agevolare l’uso del mezzo pubblico, almeno durante il periodo in cui si tiene l’ormai rinomata manifestazione Città dei balocchi”.

Insomma, per gli esponenti del Pd “una scelta scellerata che Regione Lombardia dovrebbe rivedere assieme a Trenord. Ma, d’altra parte, anche il Comune di Como potrebbe farsi sentire con la Giunta regionale, per altro del suo stesso colore, per rimediare a un errore che si farà presto sentire”, concludono Orsenigo e Fanetti.

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