(Beregazzo con Figliaro) La San Giulio ha la sua mascotte: è la gatta Giulia. La sua età stimata è di 3 anni, pesa poco più di 4 chilogrammi, è già stata visitata dal veterinario più volte ed è sanissima.
Giulia, la gatta adottata dagli anziani: regala sorrisi a tutti in casa di riposo
Il nome le è stato dato dagli ospiti e, in particolare, dalla cuoca della struttura, in onore al santo cui è dedicata la Rsa di via Ronchetto. Un angelo che risiede al piano -1: tutti chiedono di lei e le vogliono bene. Arrivata quasi per caso a far parte della residenza per anziani, una volta adottata ne è diventata l’indiscussa mascotte. “La gatta girovagava da circa un anno all’esterno, tra le aiuole nel cortile della struttura – spiega Elisa Colletto, educatrice della San Giulio – Una quindicina di ospiti hanno iniziato a darle da mangiare e qualcuno desiderava avvicinarsi a lei per accarezzarla”.
Così la decisione, un paio di mesi fa, di adottarla e accoglierla nella grande famiglia San Giulio. “Siamo andati a farla vaccinare e abbiamo deciso di tenerla con noi, naturalmente denunciando la gatta all’Ats e al Comune. Adesso gli ospiti se ne occupano: riescono a interagire con la micia e viene portata, in modo controllato, anche negli altri piani”.
La gatta Giulia dorme al piano -1, in palestra. Ma in primavera, con l’arrivo delle belle giornate, non mancheranno le uscite all’esterno. L’adozione del gatto è un valore aggiunto alla struttura. “Per i nostri ospiti è una risorsa, la toccano e la accarezzano e c’è quindi una stimolazione tattile. E poi viene sempre cercata. Non ci aspettavamo che potesse diventare così importante per i nostri ospiti. Ci siamo detti: se già 15 anziani andavano a trovare l’animale all’esterno, chissà quanti sarebbero contenti di vederla all’interno. Adesso sono quasi tutti coinvolti dalla gatta: anche chi non la vede di buon occhio, la guarda. Quindi viene comunque impegnato”.
E anche per i parenti ormai Giulia è una di casa. “Ci stanno donando di tutto, riceviamo alimenti e snack, ad esempio dai nipotini degli ospiti. Naturalmente tutto è ben accetto ma è consigliabile consegnarlo a noi. Anche l’addetto al distributore del caffè è arrivato con del cibo per Giulia”. Non si può non parlare di mascotte. E allora buona vita a Giulia tra i nonnini della San Giulio.
(Giornale di Olgiate sabato 27 gennaio 2018)