Consiglio comunale a Mariano il sindaco risponde sul caso "ufficio stampa"

Il primo cittadino ha dovuto rispondere in merito al caso della nomina della dottoressa Cristina Proserpio ad addetto stampa del sindaco e della Giunta.

Consiglio comunale a Mariano il sindaco risponde sul caso "ufficio stampa"
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Oggi, lunedì 17 dicembre, il sindaco Giovanni Marchisio è  stato chiamato al "banco degli imputati" del Consiglio comunale a Mariano Comense.

Consiglio comunale a Mariano il sindaco risponde sul caso "ufficio stampa"

Il primo cittadino ha dovuto rispondere in merito al caso della nomina della dottoressa Cristina Proserpio ad addetto stampa del sindaco e della Giunta. Anche se ricordiamo non risulta, ad oggi, nessun atto ufficiale al Protocollo del Comune o all’albo pretorio che attesti questo provvedimento. All’ordine del giorno dell’assemblea un’interrogazione firmata PD, Marianoduepuntozero e Progetto Mariano Brianza nella quale si pretende dal sindaco chiarezza su questa vicenda e sulla sua volontà di accentrare le comunicazioni, da parte degli assessori agli organi di stampa, verso un’unica persona di riferimento, incaricata di smistare le richieste ed elaborare le risposte.

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L'interrogazione

Riportiamo di seguito il testo.

"La Giunta Comunale è un organo istituzionale dell’Ente, oltre che politico, ed in quanto tale è bene che si avvalga della collaborazione degli uffici comunali e delle strutture ed organismi riconosciuti e che le comunicazioni ed indirizzi vengano emessi e veicolati tramite atti pubblici, regolari e protocollati al fine di espletare la propria azione amministrativa.
- Non risulta, al momento della stesura dell’interrogazione, che vi siano atti pubblicati nell’Albo Pretorio che istituiscano un qualsivoglia ufficio stampa o che nominino una figura delegata a tale incarico. Inoltre, l’indirizzo e-mail fornito dal Sindaco alla stampa non appartiene al dominio istituzionale della Città di Mariano Comense.
- Non vi sono depositate, presso il protocollo dell’Ente, comunicazioni alla stampa circa la costituzione del suddetto ufficio.
- Nel sopra citato articolo gli assessori Borgonovo e Conti, su domanda dell’intervistatrice, prendono di fatto le distanze dall’iniziativa del sindaco, rivendicando la possibilità di avere contatti diretti con i giornalisti, e negando l’esistenza di un ufficio stampa comunale a cui potersi rivolgere.
- L’attuale maggioranza, composta dai Gruppi Consiliari Partito Democratico, Marianoduepuntozero e Progetto Mariano Brianza, compattamente rinnova la fiducia nella Giunta Comunale, nei suoi componenti e nel loro operato, sostenendola e condividendone i progetti in elaborazione.
- È pacifico che ogni componente della Giunta possa avere la massima libertà nel potersi esprimere pubblicamente, anche a mezzo stampa, specie se sollecitato, sugli argomenti di propria pertinenza e su altre questioni annesse all’amministrazione o all’ambito politico cittadino.

I sottoscritti Consiglieri Comunali dei Gruppi Partito Democratico, Marianoduepuntozero e Progetto Mariano Brianza

INTERROGANO IL SINDACO PER CONOSCERE E CHIEDERE

a) Se la figura dell’addetto stampa sia stata effettivamente ed ufficialmente nominata, e con che atto.
b) Se l’ufficio stampa sia un’iniziativa del sindaco volta esclusivamente ad un suo personale supporto politico.
c) La conferma che gli assessori possano continuare a rapportarsi liberamente con la stampa senza sentirsi in qualche modo vincolati".

Marchisio risponde: "Incarico affidato a una persona di fiducia e gratuito”

Queste le parole del primo cittadino: "Stiamo alle domande e non ai secondi o terzi fini con cui è stata presentata la mozione. È giusto fare chiarezza su come sono andati i fatti. È stato creato un indirizzo mail Gmail intestato al sindaco, non al Comune, e affidato a una persona di fiducia che mi supportasse e aiutasse a smistare le richieste della stampa in maniera gratuita, indicando l’assessore pertinente per parlare di un tema piuttosto che di un altro. Ci sono stati episodi infatti, ad esempio sul futuro dell’ex itis, in cui gli assessori hanno rilasciato dichiarazioni su settori di non diretta competenza, dove avrebbe dovuto parlare il sindaco. L’intento non era di certo censurare o mettere il bavaglio a qualcuno, anche se capisco che dirla così fa richiamo giornalistico, piuttosto rendere la comunicazione con i giornali più efficiente e coerente. È sempre funzionato così. Nessuno ha mai imposto di non parlare e a nessuno in Giunta sono arrivate disposizioni di questo tipo. Mi spiace sentir dire “chissà quanti soldi costerà al Comune questo addetto stampa”. Non costa nulla, è un aiuto esterno gratuito, una persona di fiducia scelta per intervenire nella gestione della richieste senza entrare in alcun modo nei contenuti".

Redaelli: "Una necessità che non capisco"

Il capogruppo Giuseppe Redaelli si è dichiarato solo in parte soddisfatto rispetto alle risposte del sindaco. “Finora il rapporto con la stampa è funzionato in maniera diretta secondo il meccanismo per cui il giornalista contattava direttamente il consigliere o l’assessore che riteneva opportuno far intervenire su un tema, chiedendo aggiornamenti o informazioni su progetti o situazioni. Detto questo non capisco la necessità del mio sindaco, a sei mesi dalla fine del mandato, di un addetto stampa per smistare le richieste della stampa. Mi lascia perplesso. Avrei voluto che al punto "C" dell’interrogazione il sindaco rispondesse con un chiaro "Sì, certamente” senza tanti giri di parole (il riferimento è alla conferma che gli assessori possano continuare a rapportarsi liberamente con la stampa senza sentirsi in qualche modo vincolati, ndr)".

 

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