Giulia principessa e karateka mondiale STORIE SOTTO L'ALBERO

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2018 sulle pagine del nostro settimanale.

Giulia principessa e karateka mondiale STORIE SOTTO L'ALBERO
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(Olgiate Comasco) Una karateka mondiale. Giulia Righetto, 24 anni, olgiatese, affetta dalla sindrome di Down, da 10 anni atleta di "The Skorpions Asd karate do", ha raggiunto due formidabili traguardi in poco più di un mese: cintura nera primo dan e medaglia di bronzo ai mondiali in Scozia. Domenica 13 maggio, a Brescia, durante lo stage internazionale in preparazione per il mondiale, la prima sfida, del tutto inattesa.

Giulia principessa e karateka mondiale

"Durante lo stage, erano previsti i cambi di cintura federali - spiega Caterina Luraschi, mamma e angelo custode dell’atleta - Avevamo pensato di posticipare l’esame di Giulia a fine anno, invece il maestro Sergio Cimetti, dopo averla osservata durante gli allenamenti, le ha comunicato che nel pomeriggio avrebbe affrontato la prova. Ha eseguito fondamentali, kata e un breve combattimento che hanno avuto esito positivo". E domenica 10 giugno, nella palestra di Olgiate, la conferma del traguardo raggiunto. "La presidente degli “Skorpions” Laura Longheu mi ha consegnato il diploma della federazione e la cintura - racconta Giulia - Il mio maestro mi ha tolto quella vecchia e mi ha aiutato a indossare quella nuova. E’ stato emozionante per tutti".

"Una sorella mondiale"

Seconda tappa domenica 17 giugno, a Dundee, in Scozia, durante il settimo Wukf World karate championship. L’atleta ha gareggiato nella sua categoria, composta da cinque ragazze, tre italiane, una inglese e una brasiliana, e ha conquistato il terzo posto, seconda medaglia mondiale dopo quella d’oro di Dublino, due anni fa. "Una gara bellissima - spiega Giulia - Ero tesa. Finito il mio kata, ho aspettato il risultato poi mi è venuto da piangere. Il mio maestro prima mi ha abbracciata, poi mi ha sgridata perché sul tatami ho scelto un kata diverso da quello per cui mi ero allenata. Ho ricevuto tanti complimenti. Mio fratello mi ha inviato un messaggio: “Ho una sorella mondiale!”. Tornata a casa, le zie mi hanno preparato un bel cartellone".

Una seconda famiglia

La karateka mostra orgogliosa due medaglie d’oro, le ultime in ordine di tempo. La prima vinta in Slovenia, alla Black Belt cup, la seconda conquistata in coppia con Angelica Cimetti a Novigrad, in Croazia, contro una squadra maschile. Gli "Skorpions" per Giulia sono una seconda famiglia. "Ci alleniamo tutti insieme e durante le gare ci sosteniamo a vicenda. Con loro mi sento sicura. Laura è premurosa e Sergio mi incoraggia, mi sgrida ma mi chiama anche “principessa”. Devo ringraziare Laura, gli amici della palestra e il mio maestro: grazie a lui sono arrivata fin qui. Sono fiera di avere un coach come lui". Concorde mamma Caterina. "Sergio la reputa uguale agli altri. Per lui è Giulia, la sua sindrome di Down viene dopo. E i ragazzi della palestra la sostengono e la fanno sentire a suo agio". La giovane pratica anche nuoto. Stile preferito: sirena. Il suo sogno: "Diventare maestra di karate". Sorride mentre mamma le ricorda che deve studiare tanto per esaudire il suo desiderio. Caterina e Giulia spesso si spostano per le gare. "Abbiamo girato il nord e il centro Italia, fino a Pesaro - afferma la mamma - Poi Malta, Irlanda e Scozia". Per la prossima tappa Caterina è dubbiosa, Giulia no: ha già scelto quale kata portare al prossimo mondiale, tra due anni, in Brasile.
(giornale di Olgiate sabato 23 giugno 2018)

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