All’Insubria si parla di vaccini, questi conosciuti

Rappresentano uno dei più grandi successi della medicina moderna eppure negli ultimi anni è cresciuto il fronte delle opposizioni.

All’Insubria si parla di vaccini, questi conosciuti
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Roberto Accolla

“I Vaccini, questi conosciuti” un momento di confronto aperto a tutta la cittadinanza presso l’Aula Magna dell’Università dell’Insubria.

“I vaccini, questi conosciuti”

Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità fino al 2017, ha chiuso il suo mandato affermando che «almeno 10 milioni di morti sono state evitate tra il 2010 e il 2015 grazie alle vaccinazioni. Svariati milioni di vite in più sono state protette dalla sofferenza e dalla disabilità legate a malattie quali la polmonite, la diarrea, la pertosse, il morbillo e la polio».

I vaccini rappresentano uno dei più grandi successi della medicina moderna eppure negli ultimi anni è cresciuto il fronte delle opposizioni, basate su ingiustificate paure e credenze.

«La scoperta dell’immunità e la possibilità di prevenire le malattie infettive tramite la vaccinazione, la procedura che mima la risposta immunitaria dell’individuo all’agente infettivo senza provocare gli effetti devastanti del patogeno, hanno permesso di salvare centinaia di milioni di individui» sottolinea il prof. Roberto Accolla, immunopatologo dell’Università degli Studi dell’Insubria, organizzatore del momento di confronto «I vaccini questi conosciuti» previsto per il 31 gennaio 2019 dalle 16 alle 19 nell’Aula Magna dell’Ateneo in via Ravasi 2 a Varese.

«Due sono gli elementi cruciali alla base del rifiuto del vaccino – continua il prof. Accolla -: la mancata percezione del rischio (il mio bimbo sta bene, perché dovrei vaccinarlo?) e una generalizzata predisposizione a non riconoscere le competenze in ambito scientifico, soprattutto nell’area sanitaria, che porta ad accettare come vere affermazioni assolutamente prive di qualunque valenza scientifica che circolano in rete (e non solo). È fondamentale continuare a comunicare, informare e confrontarsi con la cittadinanza per rispondere a dubbi e domande su un argomento così cruciale per il benessere pubblico».

Incontro aperto a tutta la cittadinanza

È in quest’ottica che l’Università apre le sue porte a tutta la cittadinanza il 31 gennaio in collaborazione con l’associazione Giovanna Tosi per la Lotta contro i Tumori e con l’Avis sovracomunale di Varese, riunendo attorno al tavolo diversi esperti dell’Ateneo e dell’Ospedale di Circolo che daranno voce alle loro competenze sul tema vaccini: il prof. Roberto Accolla, immunopatologo, il prof. Antonio Toniolo, microbiologo medico, il prof. Paolo Grossi, infettivologo, il prof. Massimo Agosti, pediatra, il dott. Vincenzo Saturni, medico trasfusionista, la prof.ssa Licia Iacoviello, epidemiologa, il prof. Fabio Minazzi, filosofo della scienza.

Durante la seconda parte dell’incontro, sarà il giornalista Alessandro Cecchi Paone a moderare la tavola rotonda di discussione con il pubblico presente.

I vaccini rappresentano di gran lunga il presidio medico che più ha contribuito allo sviluppo del genere umano: il 31 gennaio sarà l’occasione per ricordarlo ancora e raccontare quali battaglie non sono ancora state vinte.

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