Richiedenti asilo spacciavano droga De Corato: "Servono più controlli"

L'assessore regionale: "Ci sono gruppi criminali di nigeriani radicati"

Richiedenti asilo spacciavano droga De Corato: "Servono più controlli"
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Sono quasi tutti di origine nigeriana e richiedenti asilo. L’operazione interessa anche la provincia di Como dove è stato eseguito un arresto, a Sorico. E poi Bergamo, Monza e Brianza, Alessandria, Parma e Roma.

Spaccio di droga, 14 in carcere e 5 ai domiciliari

Nello specifico, i carabinieri hanno eseguito e stanno eseguendo 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Altre 5 persone andranno agli arresti domiciliari mentre 6 dei soggetti coinvolti sono destinatari di un’ordinanza di applicazione del divieto di dimora nel comune di Morbegno (SO).

L’attività investigativa è nata nel maggio 2018 per contrastare lo spaccio in un parco pubblico di Morbegno, situato a poca distanza dalla locale stazione ferroviaria, abitualmente frequentato da ragazzini e famiglie. Lo spaccio avveniva di giorno ad opera di nigeriani richiedenti asilo alloggiati presso una struttura di accoglienza situata nei pressi.

L’indagine è stata lunga e complessa

Considerata la difficoltà dovuta agli spazi aperti ed al fatto che lo spaccio avveniva solo in orario diurno, oltre a normali servizi di osservazione e controllo sono state utilizzate le immagini estrapolate dall’impianto di video sorveglianza del Comune. Inoltre, la fiducia e la stima della popolazione nei confronti dell’Arma ha visto alcuni abitanti della zona mettere a disposizione le proprie abitazioni per  effettuare servizi di osservazione.

Dopo i primi riscontri, è stata richiesta al pm titolare dell’indagine, Marialina Contaldo, l’emissione di un decreto di perquisizione presso la citata struttura di accoglienza nel corso della quale sono stati rinvenuti 350 grammi circa di sostanza stupefacente suddivisa in 14 involucri da circa 25 grammi cadauno.

Anche spacciatori italiani si rifornivano da loro

Venivano quindi avviate delle attività tecniche che consentivano di tracciare l’organigramma del gruppo criminale e di individuarne i canali di approvvigionamento. Nel corso dei mesi di indagine, portata avanti dalla Stazione Carabinieri di Morbegno, sono stati effettuati 5 arresti in flagranza, 5 deferimenti  e 25 segnalazioni di consumatori di droga.

Un centinaio le cessioni documentate, anche nei confronti di minori di anni 14, e qualche centinaio quelle desunte dalle intercettazioni telefoniche effettuate anche nei confronti di soggetti domiciliati in diverse parti d’Italia. Circa 15 i richiedenti asilo impegnati nell’attività di spaccio locale, i restanti soggetti coinvolti si occupavano dell’approvvigionamento di stupefacente, di organizzare i viaggi dei corrieri, acquistando titoli di viaggio con carte di credito clonate, e di gestire i proventi.

Tra le particolarità è emerso che anche pusher locali italiani si rifornivano dagli spacciatori nigeriani e che questi ultimi, sebbene nel Paese di origine appartenessero a diverse fazioni, sul territorio italiano collaboravano nelle attività di spaccio. Uno dei destinatari della misura è attualmente imputato in un procedimento penale per tentato omicidio: è accusato di aver violentemente picchiato, in concorso con altri 10 con altri 10 connazionali, un cittadino nigeriano.

Operazione antidroga, il plauso ai carabinieri

Il GiornalediSondrio.it riporta le parole di De Corato: “Ringrazio i militari dell’Arma – ha affermato l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale Riccardo De Corato – per l’ottimo lavoro svolto. Gli arresti di oggi confermano che la mafia nigeriana nella nostra regione sta prendendo il controllo dello spaccio della droga ed ha colpito anche Morbegno. In Lombardia dal 1990 esistono gruppi criminali stranieri ben radicati, che nel tempo sono riusciti a diventare vere e proprie organizzazioni mafiose, come confermato nelle diverse relazioni della Direzione Investigativa Antimafia”.

“Occorre intensificare i controlli”

“Non è il primo caso di nigeriani richiedenti asilo – ha aggiunto De Corato – impegnati’ nello spaccio di
sostanze stupefacenti. Secondo l’Istat, inoltre, nel 2016 in Lombardia più del 55% dei denunciati per droga era straniero. Occorre intensificare i controlli non solo nelle varie strutture, ma anche su richiedenti asilo e immigrati provenienti dalla Nigeria”.

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