Dietrofront sulla palazzina di via Diaz: non sarà demolita
Gli anziani torneranno nella loro vecchia sede
«Dietrofront» sulla sede dell’associazione anziani ad Anzano: sarà ricollocata nella palazzina di via Diaz, che non verrà più demolita ma sarà ristrutturata. Questo l’annuncio dell’Amministrazione comunale nei giorni scorsi: in particolare, nel prossimo Consiglio comunale sarà portata all’ordine del giorno una variazione al Dup esprimendo la volontà di salvare l’immobile.
La decisione della nuova Amministrazione
La decisione della neoinsediata Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rinaldo Meroni è dunque un netto «dietrofront» rispetto a quanto deciso dall’ex sindaco Alberto Rivetti, che aveva annunciato di voler demolire la palazzina di via Diaz e predisporre la nuova sede anziani nel parco comunale di via Piave. «Lo scorso 29 giugno abbiamo effettuato un sopralluogo all’immobile, che la vecchia Amministrazione aveva già annunciato di voler demolire: era già stata chiesta l’autorizzazione per procedere - spiega il vicesindaco Lorenzo Salzano - Dal sopralluogo è emerso che i principali danni sono al piano superiore: riteniamo dunque che la riqualificazione si possa fare e permetterebbe di recuperano 400 metri quadrati coperti. Un intervento che pensiamo valga la pena fare: senza contare il tema “affettivo”, con molti anzanesi che in questi giorni si erano espressi in disaccordo sul privarsi di quell’immobile. La palazzina di via Diaz ha rappresentato esperienze e ricordi - aggiunge - Era stato costruito con i sacrifici della comunità».
L’intervento di recupero della palazzina è sicuramente impegnativo economicamente. «Alcune risorse le abbiamo già, reperite dalla vendita di uno degli appartamenti comunali - ancora il vicesindaco - Ma credo dovremo ricorrere a un mutuo. Si lavorerà poi per intercettare finanziamenti, frazionando l’intervento in lotti per avere maggiori possibilità di ottenere contributi. Gli interventi da fare riguardano soprattutto la copertura, ma anche prima del maltempo l’immobile era datato».
La parte dell’ex ambulatorio è quella più compromessa. «Valuteremo la fattibilità dell’intervento - spiega Salzano - O se ricavare dall’ex area ambulatorio uno spazio per dei posti auto e spostare l’ambulatorio in un’altra stanza della stessa sede. Il concetto è che l’immobile deve avere più fruibilità: la riqualificazione ha costi molti alti ma sicuramente è più vantaggiosa della soluzione di demolirlo. La palazzina sarà salva e tutti i suoi spazi saranno utilizzati: potrà ritrovare sede la sala civica, l’ambulatorio, e molto altro».