Tre generazioni di calciatori nella stessa squadra STORIE DEL 2017

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Tre generazioni di calciatori nella stessa squadra STORIE DEL 2017
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(Fino Mornasco) Una passione per il calcio ma soprattutto per una società, quella del proprio paese, la "Scs Socco & Vertematese". La storia sportiva della famiglia Vanzin attraversa ben tre generazioni.

Una squadra per tre generazioni

Il primo a vestire la casacca rossa della Scs Socco è stato Renato Vanzin, oggi il nonno di casa e tifoso sempre in prima linea del nipotino Simone. Ha giocato infatti nella società a partire dagli anni Ottanta dove poi si è reinventato allenatore delle giovanili per diventare presidente della Scs Socco dal 1985 al 1990. Dopo di lui, non appena la passione per il calcio si è cominciata a far sentire, è stata la volta del figlio di Renato, Luca Vanzin. "Ero già a bordo campo in pancia di mia madre: nel nostro dna c’è il marchio di questa squadra che è poi una grande famiglia" racconta Luca che ha iniziato a giocare da giovanissimo. Centrocampista ma anche buon portiere in caso di necessità, Luca vanta ben 146 goal in oltre 15 anni di attività. Anche per lui il passo da giocatore ad allenatore è stato quasi obbligato. Anche se attualmente continua a praticare nella Dilettanti “B”, Luca è stato anche allenatore per un periodo della squadra femminile della società, mentre oggi è impegnato come dirigente della sua Dilettanti “B” e come attivo collaboratore con la moglie Diana per gli Under 7.

Passione che si tramanda

E’ proprio in questa squadra di piccoli al primo approccio con il calcio infatti che il loro figlio, Simone Vanzin, ha iniziato a giocare nel settembre 2016. "E’ stato lui stesso a decidere quando iniziare a giocare e dove" racconta Luca che invece ricorda con piacere che è stato proprio papà Renato a trasmettergli la passione per il calcio. "Tutto è iniziato attorno al campo di Socco, era ed è un luogo di incontro, dove ognuno può mostrare a pieno la sua passione per il calcio. Quando la società era appena nata, era la squadra dove quelli un po’ più scarsi, che erano stati scartati dalle altre realtà provinciali, potevano comunque giocare a calcio. Questo non ci ha impedito di raggiungere grandi risultati, come la serie A provinciale nella stagione 2004-2005 nella squadra in cui io stesso giocavo e che il presidente Moris Pelizzoni allenava. Ciò che ci univa allora, ma soprattutto oggi nella Dilettanti B, è che pensiamo solo a divertirci continuando a seguire la grande passione che abbiamo per questo sport".

"Scontro" solo in Serie A

Se la passione per la società del paese è certa e comune nelle tre generazioni dei Vanzin, lo stesso non si può dire per la squadra di serie A che hanno nel cuore; in casa infatti c’è un derby apertissimo. "Io sono milanista - racconta Luca Vanzin - ma mio padre Renato e mio figlio Simone tifano per la Juventus". Uno “scontro” sano e sportivo, visto che poi i ranghi si riallineano quando si tratta di indossare la maglia rossa della Scs Socco & Vertematese, non solo per le partite ufficiali del campionato ma anche per altri tornei, frequenti e importanti per far apprezzare ai bambini le amichevoli. Proprio in questi giorni, in occasione della Befana, la Scs Socco & Vertematese ha partecipato a un torneo in memoria del consigliere Carlo Belardinelli; a gareggiare insieme a loro anche la G.S. Junior, la U.S Mulini, la Nuova E. Terraneo ‘74, la G.S. San Paolo Cantù, la U.S Cassina Rizzardi e la U.S Guanzatese.

(Il Giornale di Cantù, 14 gennaio 2017)

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