Progetto

Uno studio urgente per i territori colpiti da eventi meteorologici estremi

E' necessario per aggiornare e approfondire in modo omogeneo il quadro conoscitivo delle caratteristiche geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche.

Uno studio urgente per i territori colpiti da eventi meteorologici estremi

E’ stato stilato un accordo di collaborazione tra Regione e Comunità montana Triangolo lariano per la realizzazione di uno studio multidisciplinare urgente del versante prospicente la sponda orientale del lago di Como colpito dagli eventi meteorologici estremi del 22-26 settembre scorsi. Il progetto, approvato dalla Giunta regionale, è finalizzato all’aggiornamento del quadro conoscitivo geologico, idrogeologico, idraulico e forestale, nonché all’individuazione degli interventi prioritari per la riduzione del rischio residuo.

Un accordo importante e fondamentale

Regione Lombardia e Comunità montana del Triangolo lariano, con sede a Canzo, hanno stretto un accordo per uno studio multidisciplinare che possa fornire un quadro aggiornato della situazione geologica, idrogeologica, idraulica e forestale dei territori colpiti dal maltempo che si è abbattuto lo scorso settembre su molti comuni del comasco. Lo spiega l’assessore regionale Alessandro Fermi:

“Si tratta di un accordo molto importante perché ci permette di avviare uno studio finalizzato ad aggiornare e approfondire in modo omogeneo il quadro conoscitivo delle caratteristiche geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche nel territorio dei Comuni di Blevio (solo aggiornamento e coerenziazione), Brunate, Torno, Faggeto Lario, Pognana Lario, Nesso, Lezzeno Veleso e Bellagio (pro parte) e anche Albavilla, Albese con Cassano e Tavernerio, per una superficie complessiva di circa 114 chilometri quadrati, in coerenza con quanto già effettuato negli anni scorsi in Comune di Blevio“.

Nel 2021 era stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale

Il territorio della Provincia di Como e, in particolare, il versante prospicente la sponda orientale del Lago di Como, è stato ripetutamente colpito negli ultimi anni da eventi meteorologici molto intensi, tra i quali gli eventi del luglio-agosto 2021, che hanno portato all’emanazione dello Stato di Emergenza nazionale, i successivi eventi del settembre 2022 e, da ultimi, gli eventi estremi occorsi tra il 22 e il 26 settembre 2025.

“Potremo effettuare passaggi molto importanti di verifica”

Lo stesso Fermi sottolinea l’importanza dell’accordo:

Lo studio ci permetterà di effettuare alcuni passaggi molto importanti: verificare le opere idrauliche e di difesa esistenti e il loro stato di conservazione; censire e caratterizzare le interferenze con il reticolo idrico (ponti, tombinature e scarichi); rilevare le condizioni di stabilità del bosco, in particolare nelle fasce di rispetto del reticolo idrico; individuare e definire, a livello di studio di fattibilità tecnico economica, gli interventi prioritari per la mitigazione del rischio residuo. Ricordo che a seguito degli eventi del 2021, il territorio del Comune di Blevio è già stato interessato da approfonditi studi e indagini, da parte del Centro di Ccompetenza della Protezione civile nazionale di Firenze e del Politecnico di Milano, che hanno portato all’aggiornamento del quadro conoscitivo e alla definizione e successiva progettazione e realizzazione di ben 26 interventi prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico, per complessivi 17 milioni  e 400mila euro. Ora, a seguito dei sopralluoghi effettuati dai Geologi del Gruppo di Protezione civile dell’Ordine dei Geologi della Lombardia, attivati da Regione Lombardia nell’immediatezza degli eventi dello scorso 22-26 settembre  a supporto dei Comuni di Torno e Faggeto Lario e dalle verifiche effettuate dall’Ufficio Territoriale Insubria, sede di Como, è emersa l’esigenza di effettuare un rilievo sistematico dell’intero versante prospicente il lago di Como e dei corsi d’acqua che lo percorrono, al fine di valutare la pericolosità residua post eventi e individuare gli interventi prioritari per la mitigazione del rischio residuo“.

Una spesa complessiva di 180mila euro

A tal fine, dunque, è stato approvato l’accordo di collaborazione: lo studio avrà un costo complessivo di 180mila euro, dei quali 90mila  stanziati dalla Comunità montana Triangolo lariano e 90mila quale contributo regionale relativo alla sola copertura delle spese esterne sostenute dalla Comunità montana per l’attuazione delle attività, contributo che verrà erogato alla stipula dell’accordo, per consentire l’avvio tempestivo delle attività.