Regione Lombardia

Zona Rossa e dati sbagliati. Erba (M5s): “I sindaci lombardi se ne erano già accorti il 13 gennaio”

Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, interviene sulla querelle tra Roma e Milano.

Zona Rossa e dati sbagliati. Erba (M5s): “I sindaci lombardi se ne erano già accorti il 13 gennaio”
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La posizione di Raffaele Erba sulla questione relativa alle responsabilità sull'errore di calcolo dell'indice RT che ha fatto finire la Lombardia in Zona Rossa per una settimana.

Alcuni primi cittadini lombardi avevano compreso gli errori

“Sebbene Fontana e la sua Giunta continuino a scaricare la colpa del calcolo dei dati sbagliati sull'Istituto Superiore dalla Sanità, alcuni sindaci lombardi si erano già accorti dell'errore sui valori trasmessi” - ha dichiarato Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle -  Cristina Molinari, giovane sindaca di Peschiera Borromeo (Milano), ingegnere e appassionata di numeri, ha dichiarato che già il 13 gennaio aveva capito che c'era qualcosa che non andava. Il giorno prima, i contagiati del suo Comune erano 400, poi di colpo sono diventati 1300.  Subito è partita la segnalazione a Regione Lombardia, Ats e Prefettura. Ma nessuno ha mai risposto alla richiesta di chiarimenti del sindaco".

Una testimonianza che "stronca la versione di Fontana"

"Questa testimonianza, insieme ai tanti dubbi sollevati da altri sindaci e comuni cittadini, stronca la versione di Fontana. I dati regionali erano improvvisamente schizzati alle stelle il 13 gennaio. L'aspetto ancora più grave è che Regione Lombardia, pur di fronte alle segnalazioni delle anomalie, sia rimasta immobile creando un danno ingente a tutti i commercianti e alle categorie produttive - ha concluso Erba - Purtroppo, come hanno confermato anche l'Istituto Superiore della Sanità e il ministro Speranza, i numeri comunicati a Roma erano davvero sbagliati. La Lombardia è rimasta inutilmente in Zona Rossa per sette giorni a causa dell'ennesima e imperdonabile leggerezza di chi la guida. E i commercianti e le imprese lombarde hanno visto andare in fumo 600 milioni di euro di fatturato”.

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