qualità e affidabilità

Arpa Lombardia compie 25 anni: l’ambiente prima di tutto

Dalla nascita ai centri d’eccellenza.

Arpa Lombardia compie 25 anni: l’ambiente prima di tutto

Qualità, affidabilità, imparzialità. In una parola: scienza. E’ il valore aggiunto di Arpa Lombardia, Agenzia Regionale Protezione Ambiente che quest’anno spegne 25 candeline.

Arpa Lombardia a tutela dell’ambiente

Istituita grazie alla legge regionale n. 16 del 14 agosto 1999, diventata operativa nella seconda metà del 2000, l’Agenzia supera la giovane età continuando a crescere per stare al passo con la sempre maggiore sensibilità ambientale sia delle istituzioni lombarde, in primis Regione, sia della comunità tutta. Con i suoi mille dipendenti Arpa è l’Ente di Regione numericamente più importante sotto il profilo del personale. Ecco alcuni dati di eccellenza: 30.000 campioni analizzati all’anno, i monitoraggi effettuati su tutte le matrici ambientali (non solo aria: anche acque, suolo, radioattività, campi elettromagnetici, olfattometria e rumore), le previsioni del tempo (ancora più localizzate, comune per comune attraverso tre radar meteo), l’impiego di tecnologie avanzate (satelliti, droni, radar e sensori sempre più all’avanguardia). Arpa Lombardia si conferma un punto di riferimento autorevole per tutte le istituzioni.

Cresciuta anche la sensibilità della Regione sul tema

“Arpa Lombardia, in 25 anni, è cresciuta insieme alla sensibilità di Regione verso l’ambiente – ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana –  anticipando i tempi e raggiungendo grandi traguardi. Ringrazio i dipendenti per impegno e competenze: condividiamo la stessa missione, un futuro migliore per la Lombardia. Con orgoglio guardiamo alle sfide che ci attendono, certi di vincerle insieme”. E’ l’Ente scientifico di Regione Lombardia che gioca un ruolo determinante su temi molto delicati come la qualità dell’aria (di cui continua a registrare un progressivo miglioramento), le emergenze ambientali (oltre 1.200 nel 2024), le frane (46 costantemente monitorate per 27.000.000 di dati all’anno), le bonifiche (in Lombardia i siti sono circa 17.000), i Siti di Interesse Nazionale (cinque, tra cui spicca il lavoro svolto con la Caffaro di Brescia), leacque (2.600 campionamenti annui), i nitrati, pesticidi e PFAS (con attenzione ai nuovi contaminanti emergenti), gli Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante (RIR – in Lombardia sono il 26% del totale nazionale), i rifiuti, le discariche, la radioattività, le valanghe (oltre 9.000 eventi censiti), le valutazioni ambientali, i pareri e le autorizzazioni e l’educazione ambientale (con 7.500 persone formate).

Le dichiarazioni

“Le sfide ambientali che sembravano impossibili – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione – oggi le stiamo affrontando con determinazione. I dati su aria e acque sono i migliori di sempre, risultato del grande lavoro del sistema regionale e dell’impegno di Arpa Lombardia, vero protagonista di questo percorso”. La presidente di Arpa Lombardia Lucia Lo Palo: “La storia di Arpa è molto significativa. In essa si riflette il deciso cambio di passo nelle politiche per l’ambiente di cui Regione Lombardia è stata protagonista con significativi e indiscutibili risultati raggiunti su innumerevoli fronti. Parliamo di una realtà che non ha mai smesso di crescere e riorganizzarsi, non solo per essere al passo con i tempi, spesso per anticiparli diventando un modello per altre realtà”.

“Celebriamo 25 anni di impegno fatto di studio e crescita per la tutela ambientale – ha detto il direttore generale Fabio Cambielli –  Una crescita che si legge anche dai numeri di stazioni di monitoraggio, sensori, dati raccolti etc.  In questi anni abbiamo affrontato sfide complesse e ogni volta, abbiamo saputo unire la forza della scienza alla responsabilità del servizio pubblico, tanto da diventare un punto di riferimento autorevole in Lombardia e nel panorama nazionale. L’Agenzia ricopre un ruolo importante anche con le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026”.

Lucia Lo Palo e Fabio Cambielli

Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente

Arpa Lombardia sarà infatti in campo per fornire le previsioni meteo all’evento attraverso un supporto specialistico. Un radar mobile è già stato posizionato a Bormio (SO). Arpa Lombardia, che con gli anni ha visto crescere il suo ruolo all’interno dei tavoli tematici del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, ha sempre comunque mantenuto una forte attenzione verso i territori conservando una presenza importante nelle principali città e non solo, ha infatti sedi e centri su tutto il territorio, in particolare a: Bergamo, Brescia (e Darfo Boario Terme), Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano (via Taramelli, Milano Niguarda, Parabiago e Vizzolo Predabissi), Monza, Pavia, Sondrio (e Bormio) e Varese. Una realtà che cerca di rinnovarsi anche sotto il profilo generazionale e professionale: nel 2024 sono state assunte 90 persone, nel 2025 complessivamente ne sono previste 80 e ulteriori nuovi ingressi sono attesi nel 2026.

Il bilancio dell’Agenzia lombarda è pari a 139.000.000 di euro nel 2026, anno in cui sarà disponibile un maggior numero di risorse originate dall’efficientamento dei processi gestionali interni. Nel complesso, le scelte compiute puntano su personale, innovazione, efficienza e tutela del patrimonio ambientale.

La recente riorganizzazione a firma Cambielli ha rivisto l’articolazione delle responsabilità e competenze dalla sede centrale (recentemente trasferitasi in via Taramelli 26 a Milano in vista dell’intervento di riqualificazione dell’area di Palazzo Sistema) con l’istituzione della direzione strategica a quelle territoriali. Una governance pensata e cucita su misura per essere più efficacie e rapida per affrontare le sfide ambientali che ci aspettano.

I dati della provincia di Como

Il dipartimento di Como e Varese di Arpa Lombardia è diretto da Fabio Carella. Il totale dei dipendenti in servizio a Como è di 31 unità.

Siti contaminati – Attivi un totale di 147 siti, di cui 11 nuovi siti attivati nel corso dell’anno.  Sono stati svolti 65 sopralluoghi con 183 campionamenti e sono state emesse a favore delle autorità competenti 101 valutazioni tecniche e pareri.

Attivazioni in emergenza – L’anno scorso il dipartimento ha ricevuto 55 chiamate (21 interventi in esterno). Matrici più interessate: inquinamento in corpo idrico superficiale. 

Aziende soggette ad AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) – 51 AIA Industriali, 0 AIA Zootecniche. Nell’ambito dei controlli AIA, sono stati eseguiti complessivamente 21 controlli. 

Depuratori e acque – Il dipartimento ha svolto 86 controlli sui depuratori pubblici e privati. 

Aziende che trattano rifiuti non soggette ad AIA e controllo con i droni – Effettuate 10 verifiche ispettive presso aziende che trattano rifiuti titolari di un titolo autorizzativo diverso dall’AIA. Inoltre, con l’ausilio dei droni sono stati eseguiti 3 controlli.

Impianti soggetti ad Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) – Sono stati complessivamente svolti 8 controlli integrati su impianti autorizzati non AIA e 25 controlli di primo accertamento sulle emissioni in atmosfera.

Telecomunicazioni, Stazioni Radio Base e Rumore – Il dipartimento ha rilasciato 119 pareri per impianti radio base. Le misure fonometriche sul rumore, su attivazione dei Comuni e in seguito a esposti, sono state 18. Inoltre, a supporto dei Comuni, sono stati predisposti 30 pareri su clima acustico e impatti complessivi.

Un primo bilancio delle attività del dipartimento di Como e Varese nel 2025 – Quest’anno il dipartimento ha svolto un’intensa attività: oltre 70 controlli su impianti industriali e di trattamento rifiuti, più di 180 verifiche sugli scarichi idrici, 40 interventi su emissioni atmosferiche e 25 controlli di sorgenti sonore. Particolare attenzione è stata dedicata alle radiazioni non ionizzanti (17 misurazioni effettuate e 350 pareri emessi) e alle bonifiche, con 414 siti a vario titolo oggetto di procedure di bonifica tra Como e Varese e circa 700 dichiarazioni annuali per terre e rocce da scavo inviate all’Agenzia che effettua controlli sul 25% dei casi.