A 60 anni vola ancora tra i pali
La Polisportiva Andratese ha ingaggiato un nuovo portiere per il girone di ritorno di Terza Categoria
Sessant’anni compiuti il 5 marzo con 47 anni di carriera calcistica alle spalle, ma Angelo Callauti, il numero uno della Polisportiva Andratese non ha alcuna intenzione di smettere.
Gli inizi
Callauti, classe 1964, è residente a Camnago di Lentate sul Seveso: nella vita lavora come tubista idraulico, come calciatore si trova bene tra i pali. Da piccolo è stato messo in porta e non vi è più uscito.
"Una partitella all’asilo – ha raccontato – Ero in attacco, sono andato tra i pali perché mi ero fatto male. Dopo due o tre parate è nata la mia passione per i guantoni. A 14 anni ho iniziato negli Allievi del Cermenate, poi a Lora".
La carriera
Il portiere ha calcato i campi da giochi di diverse squadre del Comasco, conquistando svariati campionati e trofei individuali: nel calcio a 11 in cui ha preso parte alla Prima, Seconda e Terza Categoria, e non solo.
"Sono stato nella prima squadra del Cermenate, a Misinto, nella Bregnanese, nel Manera Calcio e alla Victor Bianchi Calcio Rovellasca. Ho giocato nelle Serie A, B e C provinciali di calcio a 5 – ha precisato – Nel calcio a 7 Open dilettanti e ho ottenuto una tripla promozione con la Scs Socco & Vertematese: dalla Serie C alla Serie A provinciale".
Alla Cogliatese, qualche anno fa, Callauti è stato inserito in rosa come dodicesimo e come preparatore dei portieri, salvo poi giocare in squadre iscritte ai campionati interni di calcio a 5 non riconosciuti dalla Figc. Attualmente è il portiere del Lazzate, ma a gennaio è capitata un’occasione unica per tornare tra i pali del calcio a 11.
"Il nuovo mister dell’Andratese Paolo Riva è un mio grande amico. Mi ha proposto di fare il titolare nel girone di ritorno e ho accettato con grande entusiasmo per rimettermi in gioco. Da gennaio ho subito due infortuni, ma continuo ad allenarmi per tornare titolare al più presto".
Il ritorno
Come mai la scelta di tornare in campo a 60 anni suonati?
"Amo giocare a calcio, stare insieme ai giovani e fare sforzo fisico per mantenermi in forma – ha spiegato Callauti – Il mio primo idolo? Dino Zoff per la professionalità. Ora seguo Michele Di Gregorio e Yann Sommer".
Salvo infortuni, Callauti non ha mai mancato ad un allenamento o una partita:
"Nella vita e nello sport sono importanti tre valori che cerco sempre di trasmettere: dialogo, rispetto e serietà. Mi faccio sentire in campo e negli spogliatoi per dare consigli ai più giovani".
Callauti e Riva si conoscono da una vita:
"Siamo cresciuti insieme fin dalle medie a Cermenate – ha commentato Riva – Eravamo compagni di squadra e oggi ci troviamo sempre con gli amici al bar. A gennaio il nostro portiere si è infortunato e gli ho chiesto di giocare in Terza Categoria. Nel 2024/2025 gli affiderò il ruolo di preparatore e di secondo portiere. Sa fare gruppo, non si lamenta mai e ha dedizione per il lavoro, un esempio. Lo chiamo “mostricino”: in porta è un mostro. Gli altri “pirata”, in campo indossa sempre una bandana".
Dunque Callauti non ha proprio voglia di appendere i guanti al chiodo:
"Ho pensato di smettere, ma voglio rimettermi in gioco. Continuerò fino a quando il fisico me lo permetterà", ha concluso.