A Cantù il 24 aprile torna il "Lario Critical Wine"
La decima edizione si svolgerà domenica 24 aprile a Cantù, dalle 10 alle 18, ed è parte dell’ampio calendario di eventi organizzati dalle realtà politiche e associative del territorio canturino per celebrare il 25 aprile e la Liberazione.

Dopo due anni di assenza torna il Lario Critical Wine, manifestazione eno-gastronomica che si propone come luogo d’incontro con produttori e produzioni vinicole, e non solo, rispettose dell’ambiente e del lavoro e che operano rispettando e difendendo i territori.
A Cantù il 24 Aprile torna il "Lario Critical Wine"
Come nelle edizioni precedenti ad organizzare e promuovere l’evento ci sarà il circolo Arci Terra e Libertà, da anni attivo sul territorio provinciale nella promozione di un vino “buono e giusto” in linea con i valori che furono di Luigi Veronelli.
“Questa decima edizione del Lario Critical Wine sarà un’occasione per i soci Arci comaschi e non di incontrare più di 15 produttori vinicoli e degustarne le produzioni - racconta Danilo Lillia, presidente di Arci Terra e Libertà - la formula dell’evento rimane la stessa: i tesserati Arci pagando una sottoscrizione riceveranno un bicchiere che gli consentirà di partecipare alla degustazione”, spiega.
Il luogo in cui si svolgerà l’evento è il cortile di via Ettore Brambilla 3, storica sede del circolo Arci Virginio Bianchi che ha da poco deciso di chiudere. La scelta della location aggiunge significato a questa edizione del Lario Critical Wine perché, come ci spiega Danilo Lillia, “Arci Terra e Libertà ha deciso di impegnarsi per dare nuova vita allo storico circolo Arci di Cantù. Questa edizione del Critical Wine sarà anche l’occasione per presentare il progetto di apertura del circolo, un progetto al quale ci stiamo dedicando con impegno ed entusiasmo ed al quale stanno partecipando numerose persone del territorio che hanno accolto l’appello a progettare insieme le attività che desideriamo realizzare. C’è ancora molto da fare ma l’interesse che questa iniziativa ha generato ci rende fiduciosi”, conclude.