L'omelia

A Maccio la messa di ringraziamento. Il cardinale Cantoni: "Quello che ho vissuto qui è un dono"

Insieme al cardinale Cantoni anche il vescovo ausiliare di Milano, il vescovo di Lodi, il vescovo emerito di Lodi e il vicario generale di Brescia

A Maccio la messa di ringraziamento. Il cardinale Cantoni: "Quello che ho vissuto qui è un dono"
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Ieri sera, venerdì 27 ottobre 2023, il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, ha presieduto la messa di ringraziamento al Santuario della Santissima Trinità Misericordia nella parrocchia di Maccio, a Villa Guardia. Insieme al cardinale, a concelebrare la messa, presenti anche diversi vescovi, come monsignor Franco Agnesi, vescovo ausiliare di Milano; monsignor Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi; monsignor Giuseppe Merisi, vescovo emerito di Lodi; monsignor Gaetano Fontana, vicario generale di Brescia.

L'omelia del cardinale Cantoni

"Stasera ci siamo radunati per rendere grazie alla Santissima Trinità, Misericordia Infinita, che proprio qui, in questo luogo benedetto, nel corso di tanti anni si è prodigiosamente manifestata e ci ha colmato di grazie e di segni inequivocabili del suo amore. Un grazie corale, da parte di tutta la nostra Chiesa locale, rappresentata nei suoi diversi membri, e anche con la presenza di tanti altri fedeli che desiderano con noi celebrare l’opera paziente della Misericordia di Dio".

È iniziata così l'omelia del vescovo di Como che successivamente ha ripercorso le varie tappe storiche della comunità passando per la dichiarazione del vescovo Diego Coletti del 2010, quando la chiesa venne dichiarata Santuario Diocesano dedicato alla Santissima Trinità Misericordia e arrivando fino al 4 ottobre 2023, quando il Dicastero per la Dottrina della Fede ha risposto alle molte richieste inviate da me e dai miei predecessori in questi anni, riconoscendo il valore dell’esperienza di Maccio.

"Da questo documento vorrei ricavare alcune sottolineature, che confermano in modo chiaro e definitivo il valore straordinario di quella rivelazione che la nostra Diocesi ha ricevuto in dono, per il bene della Chiesa intera e del mondo che essa è chiamata ad amare e servire. Il Dicastero riconosce che: “L’intera vicenda è intrisa di elementi positivi di cui non si può non tener conto per il bene spirituale dei fedeli che frequentano il Santuario con assiduità e interesse religioso”.

Questo si deduce proprio dall’esame della documentazione inviata dalla nostra Diocesi in questi anni – in modo particolare lo studio attento delle due Commissioni che hanno esaminato gli scritti e gli avvenimenti -, rimarcando che [sono ancora parole del Dicastero] “sono emersi non pochi elementi positivi, sia spirituali sia relativi al messaggio dottrinale di quell’esperienza”.

Il documento continua indicando il messaggio centrale dell’intera esperienza spirituale di Maccio, e cioè: “L’affermazione della misericordia come tratto fondamentale dell’identità stessa del Dio Trino, tema che la teologia e la spiritualità dei nostri giorni ripresentano con forza”. Sul versante prettamente pastorale, non vengono poi dimenticati “gli effetti concreti prodotti da questa esperienza spirituale, come ad esempio le tante conversioni avvenute e le numerose vocazioni scaturite”. Anch’io personalmente non posso che gioire per tanti frutti, di cui sono stato testimone diretto in questi anni!

Quanti segni mi ha donato il Signore, ed ora più che mai posso affermare con certezza che quanto vissuto qui, nel Santuario di Maccio, è davvero un dono grande per tutta la Chiesa universale, da far conoscere e diffondere, come scrive ancora la lettera del Dicastero, che così afferma:

“Riconoscendo certi segni di un’azione dello Spirito in mezzo a questa esperienza, alla luce di quanto su esposto, questo Dicastero non trova difficoltà perché Vostra Eminenza prosegua nella valorizzazione pastorale di tale esperienza spirituale. Piuttosto, [continua ancora la lettera del Dicastero] auspica di intensificare ancora di più l’annuncio dell’amore misericordioso della Trinità che suscita negli uomini la conversione e dona la grazia di abbandonarsi con fiducia filiale, facendo tesoro dei frutti spirituali sgorgati in questi anni.”

Il libro "Signore, insegnaci a pregare. Preghiere del Santuario di Maccio"

Proprio con l’intento di rilanciare il cammino spirituale del Santuario di Maccio ho autorizzato la pubblicazione del libro “Signore, insegnaci a pregare. Preghiere del Santuario di Maccio”, che da qualche settimana è a disposizione di tutti i fedeli, con la convinzione che, proprio attraverso le invocazioni lì contenute, si possa più facilmente entrare nel messaggio di grazia a noi donato.

Altre tappe saranno indicate con la collaborazione dei sacerdoti addetti a questo santuario, don Walter e don Giampaolo, col vostro parroco e rettore don Gigi, con tutti coloro che in questi anni hanno creduto nella verità di questo cammino di grazia. Sarà importante ora rendere sempre più intensi i momenti della preghiera personale e liturgica, le catechesi che presentino i temi teologici e spirituali, la vita di grazia attraverso i sacramenti, i pellegrinaggi di singoli fedeli, delle famiglie e dei gruppi parrocchiali, come anche le iniziative concrete di carità.

Foto di Mattia Calderazzo

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