Acinque approva il bilancio consolidato semestrale: stabilità sul territorio

Acinque approva il bilancio consolidato semestrale: stabilità sul territorio
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Il Consiglio di amministrazione di Acinque Spa - 0perante anche in Provincia di Como - ha approvato il bilancio consolidato semestrale del Gruppo al 30 giugno 2025.

Bilancio approvato con un 11,5% in più di risultato

I risultati al 30 giugno 2025 risultano a perimetro omogeneo rispetto al corrispondente semestre 2024 consolidando, per l’intero periodo, il contributo di Agesp Energia Srl. Il risultato operativo lordo del Gruppo si mantiene sostanzialmente stabile, pur in un contesto macroeconomico di elevata incertezza e instabilità a livello macroeconomico, caratterizzato da tensioni geopolitiche e incertezza nelle politiche commerciali, oltre che da un aumento della pressione competitiva nel settore di vendita delle commodities, confermando l’impegno a generare valore sui territori di riferimento con investimenti sempre più all’insegna della sostenibilità.

L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate nel primo semestre 2025 risulta pari a 329.800.000 euro, in incremento rispetto al corrispondente periodo del 2024 (288.900.000 euro) per effetto principalmente dall’andamento dei prezzi delle commodities correlato al rialzo dello scenario energetico che ha contraddistinto il periodo. Nel primo semestre 2025 i costi riferiti al personale ammontano a 21.900.000 euro, in lieve aumento rispetto al corrispondente periodo 2024 (21.100.000 euro nel 2024) correlato principalmente dall’incremento di organico (+21 FTE medi in forza rispetto al corrispondente periodo 2024).

Gli altri costi operativi del primo semestre 2025 sono pari a 250.000.000 di euro, in incremento rispetto al 2024 (209,0 milioni di euro) principalmente per incremento di costi operativi in coerenza con i relativi ricavi.

Margine operativo lordo

La gestione operativa consolidata evidenzia un Margine Operativo Lordo pari a 57.900.000 euro, in lieve flessione rispetto al 2024 (58.900.000 euro). Il contributo al margine della Business Unit Vendita e Soluzioni Energetiche riflette, con particolare riferimento al segmento Vendita, una contrazione per minori punti gas serviti, oltre che per dinamiche legate alla marginalità. In flessione anche le attività di vendita energia elettrica, dove i maggiori volumi e POD serviti non compensano l’effetto margine. Controbilancia solo parzialmente il comparto Soluzione energetiche che riflette un incremento del margine correlato alle attività di lavori di riqualificazione energetica riguardanti le Residenze Sanitarie Assistenziali (c.d. RSA) che beneficiano delle detrazioni fiscali del Superbonus al 110%.

In incremento il contributo al Margine Operativo Lordo di Gruppo della Business Unit Reti e Infrastrutture, per il comparto Reti principalmente per revisioni tariffarie riconosciute dal regolatore nella distribuzione gas e nella distribuzione elettrica, mentre le reti idriche sono penalizzate, nel confronto con il 2024, dal conseguimento di un valore di riscatto integrativo riferito ad asset ceduti registrato nel precedente esercizio. Con riferimento alle attività di teleriscaldamento, il margine nel primo semestre 2025 beneficia dell’aumento dello scenario con particolare riferimento ai prezzi dell’energia elettrica che più che compensa l’impatto negativo dovuto a revisioni tariffarie da parte del regolatore; per il comparto dell’Illuminazione pubblica, il confronto è penalizzato da conguagli positivi sull’energia elettrica registrati nel primo semestre 2024.

In incremento il contributo della Business Unit Ambiente, con riferimento alla quale si segnala la crescita del margine per l’attività del termovalorizzatore che più che compensa, a livello di BU complessiva, la riduzione della marginalità dall’attività di igiene urbana per incremento dei costi diretti e per riduzione di ricavi da raccolta differenziata. 

La gestione del gruppo Acinque

 Gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali e immateriali risultano complessivamente pari a 27.100.000 euro, in lieve incremento rispetto al 2024 (26.300.000 euro). Nel semestre è stato effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti pari a 1.400.000 euro (400.000 euro nel 2024). Nel primo semestre 2025 sono stati effettuati accantonamenti a fondi rischi per 600.000 euro (300.000 euro nel 2024). Per tutto quanto sopra commentato, nel primo semestre 2025 il Margine operativo netto si attesta a 28.800.000 euro, in riduzione rispetto ai 31.600.000 euro del 2024.

La gestione finanziaria complessiva del primo semestre 2025 è negativa e ammonta a -3.400.000 euro, in sensibile miglioramento per effetto combinato della riduzione dell’indebitamento finanziario medio e della significativa flessione dei tassi di interesse rispetto al corrispondente semestre 2024, oltre ai minori oneri correlati alla cessione dei crediti superbonus rispetto al 2024 (saldo complessivo della gestione finanziaria negativo e pari a -8.300.000 euro nel 2024).  Gli oneri per le imposte nel primo semestre 2025 risultano pari a 9.400.000 euro, con tax rate omogeneo per metodologia applicata al primo semestre 2024, dove il saldo imposte risultava pari a 8.300.000 euro). 

Il Risultato Netto del Gruppo Acinque al 30 giugno 2025, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta positivo e pari a 15.500.000 euro, in incremento rispetto al primo semestre 2024 (13.900.000 euro) per quanto sopra evidenziato. 

Gli investimenti di Acinque

Gli investimenti del Gruppo complessivamente realizzati nel primo semestre 2025, esposti al netto di un contributo ricevuto pari a 1.800.000 euro, sono pari a 26.600.000 euro, sostanzialmente in linea rispetto al corrispondente periodo 2024 (27.100.000 euro), di cui circa l’86% considerati ammissibili ai fini della Tassonomia UE (Regolamento UE 2020/852).

Nel dettaglio gli investimenti hanno riguardato: 

  • BU Reti e Infrastrutture: 21.900.000 euro (20.300.000 euro nel 2024), principalmente riferiti per 4.900.000 euro alle reti gas, per 6.600.000 euro alle attività di potenziamento delle reti idriche, per 2.000.0000 di euro a interventi sulle reti distribuzione elettrica, 7.000.000 di euro per le attività di teleriscaldamento (riferiti in particolare ai progetti di sviluppo per allaccio della rete ai termovalorizzatore di Lecco e di Busto Arsizio), 1,0 milioni di euro per illuminazione pubblica, oltre a 400.000 euro per investimenti relativi a sistemi informativi e servizi comuni riferibili alla BU; 
  • BU Vendita e Soluzioni energetiche: gli investimenti realizzati nel periodo sono esposti al netto del contributo di 1.800.000 euro relativo all’efficientamento energetico di cui si è detto in apertura ed il saldo risulta quindi complessivamente pari a 2.200.000 euro (2.800.000 euro nel 2023); gli incrementi sono riferiti a 1.000.000 di euro relativi ai gettoni per acquisizione di nuovi clienti, 700.000 euro ad attività di efficientamento energetico al lordo del suddetto contributo,  1.500.000 euro a investimenti riferiti a distributori multifuel, 200.000 euro per mobilità elettrica e smart city,  oltre a 500.000 euro per investimenti relativi a sistemi informativi riferibili alla BU; 
  • BU Ambiente: 1.200.000 euro (2.000.000 di euro nel 2024 per interventi sulla turbina), riferiti per 500.000 euro ad interventi al termovalorizzatore e per 600.000 euro alla raccolta, principalmente per potenziamento della flotta automezzi con cui gestire l’attività;
  • Corporate: complessivi 1.300.000 euro, principalmente per lo sviluppo di investimenti riferiti ai sistemi informativi per 1.000.000 di euro e a servizi generali per 300.000 euro (complessivi 2.100.000 euro nel 2024). 

Il Capitale Immobilizzato al 30 giugno 2025 ammonta a 683.500.000 euro (691.000.000 di euro al 31 dicembre 2024). Gli investimenti netti realizzati nel periodo, pari a 26.600.000 euro sono in sostanza compensati dal valore degli ammortamenti.

Il Capitale Circolante Netto è negativo e pari a 3.000.000 di euro, in decremento rispetto al saldo del 31 dicembre 2024 (7.300.000 euro) principalmente per aumento della voce “altri debiti” per effetto del debito riferito alle accise in incremento rispetto al 31 dicembre 2024 anche per effetto stagionale. Inoltre, al 31 dicembre 2024 il saldo del capitale circolante netto beneficiava dell’attività di smobilizzo per cessioni a terzi delle quote dei crediti superbonus che ne avevano determinato il significativo aumento a partire dal 2023. 

Il Patrimonio Netto risulta pari a 517.600.000 di euro, in lieve flessione rispetto al 31 dicembre 2024 (522.300.000 euro) come saldo netto tra incremento derivante dai risultati del semestre, e decremento conseguente alla contabilizzazione dei dividendi, in pagamento a luglio, nei debiti verso soci e altre variazioni minori.

Al 30 giugno 2025 l’Indebitamento Finanziario Netto risulta pari a 170.000.000 di euro in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2024 (176.100.000 euro), valore che conferma la solidità finanziaria perseguita dal Gruppo. 

Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto (leverage) è pari a 0,33 (0,34 al 31 dicembre 2024). Il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto ed Ebitda (IFN/Ebitda) si attesta a 1,71 (1,75 al 31 dicembre 2024).