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Acinque, tutto esurito per la visita alla "caverna" per la potabilizzazione dell'acqua

L'ad di Lereti Levi: "Dietro al semplice gesto di aprire un rubinetto, gesto che siamo abituati a dare per scontato, c’è tutto un mondo misconosciuto che coinvolge professionalità e competenze"

Acinque, tutto esurito per la visita alla "caverna" per la potabilizzazione dell'acqua
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Grande affluenza al terzo appuntamento con gli open day di Acinque: dopo le visite guidate alla stazione idroelettrica di San Pietro Sovera, al termovalorizzatore e all’attigua centrale del teleriscaldamento, è stata la volta dell’impianto di potabilizzazione di Como che è andato subito sold out.

Acinque, tutto esurito per la visita alla "caverna" per la potabilizzazione dell'acqua

L’infrastruttura combina avanguardia tecnologica e suggestione: è infatti collocata all’interno di una caverna, completamente nascosta alla vista, ad impatto urbanistico zero. Lo scavo venne avviato ampliando un rifugio antiaereo e completato a tempo di record. L’impianto tratta 600 litri d’acqua al secondo, prelavata dal lago, al largo della punta di viale Geno. La cosiddetta caverna dell’acqua è la sorgente del capoluogo cui distribuisce circa 12 milioni di metri cubi l'anno (servito anche il territorio di Brunate). La particolare localizzazione garantisce un'elevata protezione della centrale, completamente automatizzata, sorvegliata a distanza mediante un sistema di telecontrollo.

“L’impianto di potabilizzazione attira sempre grande interesse – ha sottolineato Nicoletta Molinari, vicepresidente Acinque -. Considerando la massiccia partecipazione anche nelle due occasioni precedenti, direi che tutta l’iniziativa impianti aperti nel suo complesso ha incontrato il favore delle comunità locali cui abbiamo voluto offrire l’opportunità di conoscere meglio le fonti dell’energia che soddisfa ogni giorno le nostre necessità”.

“Intendiamo consolidare il nostro rapporto stretto con il territorio, con un impegno di sensibilizzazione rispetto al valore della sostenibilità della qualità e della continuità delle prestazioni. Un impegno all’insegna della responsabilità sociale d’impresa, particolarmente importante nell’ambito della transizione energetica e dei cambiamenti climatici” ha concluso Molinari.

“Mostrare la tecnologia dell’impianto di potabilizzazione al servizio dei comaschi offre l’opportunità di riscoprire l’impegno del gruppo in un settore cruciale della filiera idrica – ha detto Marco Levi, amministratore delegato di Lereti, società di distribuzione del gruppo Acinque - . Dietro al semplice gesto di aprire un rubinetto, gesto che siamo abituati a dare per scontato, c’è tutto un mondo misconosciuto che coinvolge professionalità e competenze, che si spendono con dedizione quotidiana. È un impegno accompagnato da investimenti sistematici e mirati, tali da portare l’acqua con continuità, qualità e sicurezza nelle nostre case”.

“Abbiamo conseguito risultati importanti in termini di tutela e gestione del bene, proprio recentemente riconosciuti da Arera, anche grazie all’innovazione e alla tecnologia di cui l’infrastruttura in caverna protagonista dell’open day è per molti aspetti un modello – ha aggiunto Levi - L’impianto è ad impatto urbanistico zero perché nascosto alla vista e sotto molti aspetti rappresenta il fiore all’occhiello del patrimonio industriale e delle politiche di sostenibilità della nostra azienda”.

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