Pulsante rosso

Aggredisce un parente e la guardia giurata al Pronto soccorso

Un 31enne rumeno è stato arrestato dopo che al Pronto soccorso del Sant'Anna aveva aggredito un parente ricoverato e due guardie giurate

Aggredisce un parente e la guardia giurata al Pronto soccorso
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La Polizia di Stato di Como, nel pomeriggio di sabato, ha arrestato per lesioni aggravate ai danni di una guardia di sicurezza del Sant'Anna, un 31enne rumeno che ha  aggredito due guardie di sicurezza in servizio presso l’ospedale S. Anna di San Fermo della Battaglia, provocando  ad una di esse lesioni giudicate guaribili con 21 giorni di prognosi.

L'aggressione

Verso le 17 di ieri, una volante è stata inviata presso l’ospedale S. Anna in quanto era giunta alla sala operativa della Questura di Como, la segnalazione di emergenza tramite il “pulsante rosso”.

I poliziotti una volta giunti sul posto hanno preso in consegna un cittadino rumeno di 31 anni che al momento era contenuto da due guardie di sicurezza in servizio all’ospedale. Le guardie hanno poi riassunto agli agenti quanto era accaduto.

Dal racconto è emerso che il 31enne rumeno si sarebbe ripresentato nella stanza dove da qualche giorno è ricoverato il fratello, aggredendolo a schiaffi, venendo bloccato dall’intervento delle due guardie. La medesima scena si era verificata anche il giorno precedente, quando l’intervento  della volante aveva calmato immediatamente l’ira del 31enne nei confronti del congiunto, vicenda conclusasi in Questura con un provvedimento di allontanamento.

Sabato  le sorti del 31enne hanno preso una direzione diversa con l’aggressione alle guardie: dalla denuncia assunta e dal referto acquisito delle lesioni subite, il 31enne è stato arrestato.

Avvertito il pm di turno di quanto accaduto, lo stesso ha deciso di processarlo nella mattina di lunedi’ alle 10.30, facendolo nel frattempo trattenere nelle camere di sicurezza della Questura.

Il pulsante rosso

Determinante e’ stata l’attivazione qualche settimana fa del pulsante rosso con attivazione diretta in sala operativa della Questura. Posizionato negli ospedali comaschi, per il momento per il solo nosocomio di San Fermo, a seguito di diretta sottoscrizione tra la Questura e l'Astt lariana, si sta rivelando uno strumento indispensabile a velocizzare notevolmente le operazioni di intervento delle Forze di Polizia in caso di necessità, garantendo maggiore sicurezza agli operatori sanitari.

"Ringrazio le forze dell'ordine per il pronto intervento - sottolinea il direttore generale di Asst Lariana Luca Stucchi esprimendo innanzitutto solidarietà e vicinanza alla guardia colpita - Il protocollo siglato sta dimostrando tutta la sua efficacia a tutela dei nostri lavoratori".

Il protocollo

Il protocollo che Asst Lariana ha sottoscritto con la Questura per l’attivazione di un sistema di video-allarme nel Pronto Soccorso e nel reparto di Psichiatria all’ospedale Sant’Anna e nella sede di via Carso del SerT/SerD (il servizio per le tossicodipendenze e le dipendenze patologiche), è stato firmato in Prefettura lo scorso 17 marzo. L'impianto dedicato può contare su 7 nuove telecamere al Ps; 6 in Psichiatria; 5 in via Carso.
Oltre al presidio di San Fermo della Battaglia, un analogo sistema è stato predisposto per il Ps all’ospedale di Cantù (6 nuove telecamere).
Obiettivo primario degli interventi è garantire un ambiente di lavoro più sicuro, in particolare in quei reparti dove il personale è potenzialmente più esposto alle aggressioni. Il Pulsante Rosso di Emergenza è un sistema che permetterà ai sanitari in servizio di poter interagire direttamente con la Centrale Operativa della Questura nei casi di emergenza. Una volta attivato il pulsante, il sistema, attraverso le nuove telecamere, consente al personale della Questura di poter visionare in tempo reale le immagini riprese. E’ stata inoltre predisposta una linea telefonica dedicata per ricevere direttamente le chiamate da parte della Questura, che a seguito dell’attivazione del sistema si rendessero necessarie per acquisire maggiori informazioni rispetto all’intervento da effettuare.
L’attivazione della chiamata di emergenza avviene, come detto, attraverso un pulsante di “alert” (Pulsante Rosso), collocato in un punto noto agli operatori ma non accessibile al pubblico, che permette di segnalare l’emergenza tramite video allarme alla centrale operativa della Questura di Como.
L’attivazione è effettuata solo in presenza delle seguenti condizioni:
· aggressione verso operatori sanitari del Pronto Soccorso, del reparto di Psichiatria, del SerT/SerD e/o verso altre persone presenti in quel momento in quelle aree
· atti di violenza e danneggiamento in corso nei confronti di arredi e/o attrezzature presenti nei locali
· impossibilità di effettuare una chiamata per spiegare l’emergenza in atto: nel caso l’operatore della sala operativa della Questura abbia necessità di acquisire informazioni sulla tipologia dell’emergenza e dalle immagini riprese, ritiene che gli operatori sanitari siano in grado di rispondere al telefono, li contatterà sull’utenza dedicata, corrispondente al luogo ove è scattato l’allarme. Il pronto intervento della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri avverrà secondo il piano coordinato di controllo del territorio.
Sul fronte dei servizi di sicurezza, all’ospedale Sant’Anna è attivo un servizio di vigilanza interna che si coordina con il Posto Fisso di Polizia in capo alla Questura. La vigilanza interna è presente anche negli altri presidi di Asst Lariana. Per assicurare, in particolare, una presenza h. 24 all’ospedale di Cantù, si procederà ad assumere nuovo personale.
Per quanto riguarda gli episodi di violenza, gli eventi vengono rilevati attraverso l’apposito sistema di “incident reporting” che è in capo alla struttura Qualità e Rischio di Asst Lariana e quindi trasmessi all'Agenzia regionale di Controllo del Servizio Socio-Sanitario. In base alla gravità, gli eventi violenti sono trasmessi anche all’autorità giudiziaria e nel caso viene valutata la costituzione di parte civile nell’ambito dei processi penali. La segnalazione all’autorità giudiziaria è un obbligo anche nel caso di danni a beni aziendali che si verificano a seguito di un’aggressione.

Il sostegno

Per il personale vittima di violenza sono previsti percorsi di supporto psicologico e legale. Nel corso dei prossimi mesi, inoltre, dovrà essere completato un apposito “Piano per la Prevenzione degli Atti di Violenza sugli Operatori Sanitari” (PREVIOS), che sarà integrato nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), un adempimento obbligatorio legato alle normative sulla sicurezza dei lavoratori. Nel pacchetto di interventi che si sta predisponendo figurano inoltre nuovi corsi di formazione per il personale.
Il protocollo firmato ha validità fino al 31 dicembre 2027 e alla scadenza potrà essere soggetto a rinnovo/proroga. Nel momento in cui si valutasse l’estensione del sistema anche in altri presidi si potrà procedere con un addendum al protocollo.
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