Al via la 99esima edizione del Carnevale canturino
I gruppi sfileranno per quattro volte nelle prossime settimane con giganteschi carri, tutti rinnovati nel titolo e nella struttura rispetto all’anno scorso
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La 99esima edizione del Carnevale canturino è pronta per cominciare. Le quattro sfilate, tempo permettendo, attireranno in città visitatori, curiosi, famiglie e ragazzi, pronti per ammirare i nuovi carri. Il fischio d'inizio ci sarà domani, domenica 16 febbraio 20225.
Al via la 99esima edizione del Carnevale canturino
I sette gruppi hanno lavorato sulla loro opera per mesi, preparando bozzetti, studiando forme e trovando idee che potessero essere innovative e divertenti al tempo stesso. La sana rivalità che caratterizza da sempre il Carnevale è uno dei rari esempi in cui la competizione porta vantaggi. Voler superare gli altri, in questo caso infatti, significa creare un carro che sia più alto e più bello di quello del vicino, tutto a beneficio di chi assiste. Come ogni anno, poi, non si può sottovalutare il messaggio che si portano dietro questi carri. Satira, storia e metafore si uniscono per dare un’immagine dello stato del paese e non solo di Cantù. Così «La legge del menga» de «Il Coriandolo» riflette sulla pletora di leggi e normative assurde, i «Buscait» con «Cerchiamo di non perdere il filo» cerca di mettere in guardia su guerre e disastri così come «La Maschera» con «Vedo, prevedo, ma non provvedo!!». I «Baloss», invece, si concentrano sulla superficialità dei tempi moderni con «In superficie tutto brilla, ma cosa si nasconde sotto?». Anche gli «Amici di Fecchio» riflettono sui rapporti umani con «Ma chi vogliamo spaventare?» «Bentransema» e «Lisandrin», invece, hanno deciso di puntare su due carri che ricordano la loro storia con, rispettivamente, «‘na tazzulell ’e café da Mario» e «Vi racconto una bella storia». Gruppi, quindi, che hanno profondamente rinnovato i propri carri per questa 99esima edizione. I temi, come si può ben vedere, sono estremamente diversi ma riflettono su condizioni diverse della nostra contemporaneità.
Il programma delle prossime sfilate
La sfilata d’inaugurazione si terrà domani, domenica 16 febbraio. La prima replica andrà in scena la settimana prossima, il 23. Poi, se il bel tempo riuscirà a resistere, ci saranno anche le due sfilate di marzo: quella del 2 e la «Gran sfilata» del sabato grasso, l’8. Anche per quest’anno sono attesi migliaia di spettatori per quello che è l’evento canturino con la maggior affluenza di pubblico, praticamente 8mila persone. Come da tradizione, a gestire l’evento, c’è l’associazione «Carnevale canturino», nata nel 1996 da una serie di volontari che presero il testimone dalla Pro Cantù. Quest’ultimo sodalizio aveva soprasseduto il Carnevale per anni, anche nei momenti di crisi come quello avvenuto negli anni ‘60.
Un format che piace
L’attesa, dunque, è davvero tanta. Dal post pandemia il Carnevale è riuscito a intercettare l’interesse di tanti cittadini: famiglie, ragazzi, bambini e nonni attendono questo appuntamento per mascherarsi e divertirsi con spensieratezza, come comanda il Carnevale. Le sfilate canturine, inoltre, sono stati capaci di raggiungere dimensioni ragguardevoli in un’epoca in cui tanti Carnevali, anche storici, stanno vivendo anni difficili. Ciò è dovuto alla passione, alla fantasia e alla competenza tecnica dei carristi, abilmente coadiuvati da un’associazione che ha una struttura molto più complessa di quello che si possa pensare. Questi sono gli ingredienti che hanno reso vincente la ricetta del Carnevale canturino.