"Amaro teologico", un percorso di catechesi anticonvenzionale proposto ai giovani
Stasera incontro con don Andrea Straffi sulla storia del pellegrinaggio a Santiago e della via Francigena.

Un percorso di catechesi anticonvenzionale a Olgiate Comasco.
La proposta del cosiddetto "Oratorio che non c'è"
"Negli ultimi anni è ricorrente interrogarsi sui motivi che spingono i giovani a lasciare la comunità cristiana - sottolinea Giulia, giovane della parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano - A fronte del calo delle vocazioni e del progressivo abbandono degli oratori, sacerdoti e laici si domandano quali siano i cambiamenti da apportare. Tante sono le proposte: “I ragazzi di oggi sono sempre di fretta: bisogna accorciare la durata delle celebrazioni.” Oppure: “Dobbiamo pagare gli animatori per il loro servizio all’oratorio estivo, altrimenti li perderemo tutti.” La prospettiva che tendiamo ad adottare guarda ai giovani come a una risorsa e si propone di appropriarsene e tenerla per sé. Siamo talmente oppressi dal mito dei grandi numeri che a volte perdiamo di vista il vero scopo della nostra missione: noi siamo, prima di tutto, testimoni di Cristo. Non siamo Pr, non siamo economisti, siamo discepoli. Al posto di indicare soluzioni al “problema giovani”, come cambierebbero, invece, le nostre risposte se partissimo dal domandarci: noi, come Chiesa, abbiamo ancora qualcosa da dire ai giovani? Se il nostro messaggio si allinea a quello del mondo, tante sono le associazioni e le iniziative positive a cui i giovani possono prendere parte, non sorprendiamoci se la scelta di rimanere nella Chiesa non sia indiscutibilmente condivisa. Il nostro mandato è e rimane innanzitutto la testimonianza di Cristo Eternità. Nel tempo del successo, della realizzazione personale e del piacere effimero noi troviamo in Lui un modello di vita piena. Allora, quando seguire Cristo non è più un cammino obbligato, quando le scelte di vita si moltiplicano verso molte direzioni, noi ripartiamo dal parlare di Cristo".
Gli "Amari teologici"
L’obiettivo del ciclo di incontri denominato “Amari teologici” è discutere insieme ai giovani di cristianità. "Per utilizzare un termine conosciuto, potremmo definire gli incontri come un percorso di catechesi anticonvenzionale, pensata per i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Solitamente, vengono pianificate otto serate all’anno, una metà in inverno e l’altra in primavera e si svolgono nel salone del cosiddetto “Oratorio che non c’è” di Olgiate Comasco. Le tematiche proposte riguardano, in genere, questioni di attualità e vengono messe in relazione con il messaggio della Chiesa, in chiave provocatoria. L’intento è quello di suscitare nei giovani delle domande di ricerca che approfondiscano la loro fede. Al fine di introdurre il tema scelto per ciascun incontro, vengono chiamati dei relatori competenti sull’argomento, sia consacrati sia laici, e viene chiesto loro di preparare una presentazione che fornisca spunti di riflessione e di dibattito. Con questa modalità, si cerca di dare spazio ai ragazzi perché si sentano liberi di esprimere i loro dubbi e di muovere critiche ragionate".
I relatori

La volontà è quella di abbattere la distanza tra Chiesa e vita di ogni giorno. "Il muro che talvolta sembra esistere tra la Chiesa come entità e i suoi dogmi e la vita quotidiana del cristiano. Se la nostra missione è di testimoniare Cristo, non dobbiamo avere timore di parlarne e di mettere in dubbio ciò in cui crediamo perché una fede adulta non sia sinonimo di cieca fiducia nell’invisibile, ma di affidamento a un Dio che conosciamo e che sentiamo vicino". Perché questo sia possibile, ecco gli appuntamenti proposti: oggi, martedì 11 marzo, "L’arte del cammino - Iconografia e pellegrinaggi" con don Andrea Straffi, direttore dell’Ufficio per i beni ecclesiastici della Diocesi di Como, che - con immagini suggestive ad alta definizione - narrerà la storia del pellegrinaggio a Santiago e della via francigena verso Roma. Mercoledì 26 marzo: "Estetica della vita cristiana" con don Dario Viganò, vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienza, che con il suo innegabile carisma indicherà una possibile traccia di cammino cristiano proprio nella via della Bellezza. Mercoledì 2 aprile "La via soprannaturale - Miracoli della fede" con don Ivan Salvadori, vicario generale della Diocesi di Como, che -da esperto teologo - provocherà i presenti soffermandosi sulla odierna ricerca del “miracolistico”. Infine, mercoledì 9 aprile "I passi del perdono - Giustizia riparativa" con don Claudio Burgio, fondatore e presidente dell’associazione "Kayros" e cappellano dell’istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano. L’invito è aperto a tutti i giovani cercatori di senso e di bellezza.