Appalto rifiuti: il caso finisce all'Ispettorato del lavoro
Altri sei mesi di proroga alle aziende uscenti per dar modo di completare la procedura.

Riscontrate anomalie e mancanza di trasmissione di documenti
Una successione non corretta tra gestori uscenti e i subentranti
Ancora tutto bloccato per la nuova gestione della raccolta dei rifiuti nel Triangolo lariano. Dopo la vincita dell’appalto da parte di una società siciliana, il servizio era stato prorogato per tre mesi fino al 31 marzo agli attuali gestori uscenti, la mandataria Econord spa e la Masciadri Luigi & c. snc che ne risulta mandante.
Dal 1 aprile la Eco Burgus avrebbe dovuto ufficialmente occuparsi del servizio in qualità di aggiudicatario della procedura d’appalto promossa dalla stazione appaltante, cioè la Comunità montana Triangolo lariano di Canzo. C’è stata invece una proroga di altri sei mesi. Questo per una successione non corretta tra gestore uscente e aggiudicatario.
La questione è finita sul tavolo dell’Ispettorato del lavoro, ma è stata segnalata anche al Prefetto, all’Anac e alla Corte dei conti.
I lavoratori dicono "no" in massa al passaggio diretto alla dotta aggiudicataria
Dalle aziende uscenti la mancanza di tempestività nella trasmissione di documenti relativi ai dipendenti ha "determinato e continuano a determinare il rallentamento del processo di transizione", come messo nero su bianco dalla Comunità montana in una delibera.
Inoltre si è verificato il massiccio diniego da parte dei lavoratori delle stesse al passaggio diretto all'azienda aggiudicataria che per legge ha l'obbligo di assorbire nel suo organico. Questa cosa ha messo in ginocchio la ditta subentrante che così non può garantire il servizio.
La questione della mancanza di una sede
In fase di confronto con le organizzazioni sindacali all'azienda siciliana è stata contestata la mancanza di una sede territoriale. Ciò ha messo nelle condizioni di dare atto al "mancato accordo" circa l'articolo 6 del Ccnl che regola questo settore.
Futuro dei rifiuti a rischio?
Esclude ripercussioni future sul servizio di raccolta dei rifiuti il presidente della Comunità montana, Danilo Bianchi:
"Il nostro ente ha già adottato tutti gli atti necessari per la prosecuzione del servizio. Non dimentichiamoci che è un servizio pubblico indifferibile che non può essere abbandonato, secondo la normativa vigente".