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Assegno unico per i figli per 7 milioni di famiglie: quando e come richiederlo, a chi si rivolge

Dal 1° gennaio si può fare domanda sul sito dell'Inps.

Assegno unico per i figli per 7 milioni di famiglie: quando e come richiederlo, a chi si rivolge
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A decorrere da marzo 2022, con l’Assegno unico, le famiglie potranno percepire un contributo mensile per ogni figlio a carico, entro i limiti e con le modalità previste dalla normativa (consultabile sul sito www.inps.it). Inps ha già reso disponibile sul proprio sito, a poche ore dall’uscita sulla Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo, la domanda on line.

Assegno unico per i figli per 7 milioni di famiglie: quando e come richiederlo, a chi si rivolge

L’Assegno unico è un beneficio che riguarda oltre 7 milioni di famiglie per circa 11 milioni di minori e, ad oggi, sono state presentate 266.309 domande che riguardano 427.010 figli. Esso va a sostituire le seguenti misure: il premio alla nascita o all’adozione (bonus mamma domani), l’assegno al nucleo familiare per i figli, gli assegni familiari e l’assegno di natalità (bonus bebè). A partire dal 1° marzo 2022, cessa l’erogazione dell’assegno erogato dai Comuni ai nuclei familiari numerosi e l’applicazione in busta paga delle detrazioni fiscali per i figli fino a 21 anni di età (al ricorrere di certe condizioni). Il bonus asilo nido rimane pienamente in vigore.

Il beneficio ha durata annuale (da marzo a febbraio dell’anno successivo) e può essere chiesto a partire dal 1° gennaio, compilando on line la domanda sul sito dell’INPS mediante credenziali SPID, carta di identità elettronica, carta dei servizi ovvero recandosi presso un istituto di patronato di propria fiducia o contattando il contact center di Inps.

Per tutte le domande di assegno unico e universale che saranno presentate entro il 30 giugno, è previsto il riconoscimento delle mensilità arretrate spettanti a decorrere da marzo, primo mese di erogazione della prestazione. Per le famiglie che, al momento della domanda, sono in possesso di ISEE in corso di validità, l’assegno verrà corrisposto con importi maggiorati e calcolati in base alla fascia di ISEE. Le medesime maggiorazioni saranno comunque riconosciute, con decorrenza retroattiva, anche a coloro che al momento della domanda non siano in possesso dell’indicatore, ma che presentino l’ISEE entro il 30 giugno. Si potrà accedere al beneficio, in misura minima, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40.000.

Si ricorda che si può presentare l’ISEE presso gli intermediari abilitati a prestare l’assistenza fiscale (CAF), ovvero on line sul sito internet dell’Inps in modalità ordinaria o precompilata. In tale ultimo caso, l’ISEE è reso normalmente disponibile entro poche ore dalla richiesta.

“L’avvio dell'assegno unico – ha dichiarato il presidente dell'Inps Pasquale Tridico – oltre a rappresentare una fondamentale innovazione a favore delle famiglie e della natalità, si realizza con successo grazie al piano di trasformazione digitale adottato dall'Istituto in questi anni e grazie alla piena collaborazione con tutti gli attori professionali e istituzionali. Un lavoro di squadra a beneficio dei cittadini e al servizio delle riforme per la crescita”.

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