Assessore alla Maturità a 45 anni
Maurizio Cattaneo ha sostenuto gli scritti a Torre Annunziata.

Non è mai troppo tardi per completare il proprio percorso di studi. Spesso lo si sente dire, ma non sempre è facile riprendere a studiare, perché le «strade» della vita portano molte volte lontano dai libri, assorbiti dal lavoro, dalla famiglie e - perché no - anche dal piacere di passare il proprio tempo libero divertendosi. La sfida, se così possiamo chiamarla, ha deciso di affrontarla però Maurizio Cattaneo, che nella Giunta comunale ricopre in quota Lega gli incarichi di assessore ai Lavori pubblici e alla Sicurezza. A 45 anni non ancora compiuti ha ripreso in mano i libri di scuola, con l’obiettivo di raggiungere il diploma di scuola superiore. «E’ stato certamente faticoso, ma era un obiettivo che mi ero posto da tempo è ho ritenuto fosse arrivato il momento di realizzarlo», ha commentato Cattaneo.
Assessore alla Maturità a 45 anni
Come mai ha scelto di prendere ora la Maturità?
«Devo fare un passo indietro. Da adolescente mi ero iscritto all’indirizzo chimico dell’istituto superiore Jean Monnet di Mariano Comense. Ma dopo due anni di scuola, in estate, nel 1993 c’era un posto di lavoro al FotoElite qui a Cantù. Ho deciso di accettarlo: all’inizio doveva essere solo un lavoro estivo, poi mi è piaciuto al punto che è diventata la mia professione, prima come dipendente e adesso come socio dell’attività».
Quindi ha deciso di lasciare gli studi?
«Esattamente. In realtà mi è sempre spiaciuto non aver completato quel percorso di studi e mi sono ripromesso, un giorno o l’altro, di riprenderlo. Infine questo momento è arrivato. Per me ha un significato di arricchimento personale».
In quale istituto ha portato avanti i suoi studi?
«Mi sono iscritto in un istituto a Brescia, che mi ha dato la possibilità di seguire le lezioni a distanza, on line. Inoltre non c’era l’obbligo di assistere alle lezioni in diretta, dal momento che era possibile seguirle anche sulle registrazioni che mettevano a disposizione».
Questo è stato importante in relazione all’organizzazione della sua giornata tipo?
«Direi essenziale. Personalmente sono anche un tipo che dorme poche ore la notte. Per questo motivo mi è capitato spesso, soprattutto durante la stagione invernale, di studiare la notte, mentre la mia famiglia stava dormendo».
Ha scelto lo stesso indirizzo di studio di 30 anni fa?
«No, ho cambiato completamente. Mi sono iscritto a Amministrazione, finanza e marketing, ossia quella che una volta era Ragioneria».
Ha condensato il percorso di scuola superiore in un anno?
«Ho sostenuto degli esami per accorpare gli anni di studio precedenti, i primi a novembre poi a gennaio e infine nel mese di marzo. Mentre ora affronto gli esami di Stato».
Quale è stata la difficoltà maggiore che ha trovato?
«Ritrovare il metodo di studio: non è facile dopo anni che non si prendono in mano i libri di scuola».
Nella settimana che si è appena conclusa ha sostenuto le prove scritte?
«Sì, le ho sostenute in una scuola paritaria di Torre Annunziata, legata all’istituto di Brescia presso il quale ho studiato e ho fatto il percorso con i tutor».
Come si è sentito a tornare nei banchi di scuola?
«Ho temuto di essere l’unico della mia età in mezzo a giovani di 18 o 19 anni. In realtà ho trovato molti altri adulti che avevano fatto la mia stessa scelta».
Come si è trovato ad affrontare le prove scritte?
«Molto bene. Soprattutto per quanto riguarda il tema, per il quale ho scelta la traccia sulle leggi razziali e la Shoah con riferimento al brano di Liliana Segre. Ho sfruttato tutte le sei ore per scrivere il mio tema. Mentre giovedì ho fatto la prova di indirizzo».
Quando sosterrà la prova orale?
«Il 6 luglio, quando consegnerò la tesina, che discuterò davanti alla commissione. L’ultimo sforzo e speriamo che tutto vada per il meglio».
(Giornale di Cantù, sabato 25 giugno 2022)