Associazione Combattenti e Reduci a rischio scomparsa, Boffi: "Faremo della sezione di Como la più giovane d'Italia"
Il commissario Boffi: "Chi si iscriverà potrà intitolare la propria tessera di socio a un parente che ha combattuto"
I testimoni della guerra sono sempre meno e l'Associazione nazionale Combattenti e Reduci rischia di scomparire insieme alla memoria storica di quei tragici eventi. Il trentenne comasco Davide Boffi è stato incaricato di rifondare la sezione di Como: "Sogniamo di renderla la più giovane d'Italia".
Associazione Combattenti e Reduci a rischio scomparsa
L’associazione nazionale fu fondata nel 1919 dai reduci della Grande Guerra. Obiettivo primario era quello di sostenere i militari che erano sopravvissuti al primo conflitto mondiale e aiutare chi era tornato dal campo di battaglia con menomazioni fisiche e problemi psichici. Lo spettro di uomini da aiutare si allargò dopo la fine del secondo conflitto mondiale, ma anche quando l'Italia si riprese da quei due tragici eventi, l'associazione continuò a vivere con l'obiettivo di tramandare la memoria storica di quegli anni ed evitare che si ripetessero. Una missione che venne portata avanti, con dedizione, dai reduci.
"A 78 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale i combattenti sono quasi del tutto scomparsi, resta qualche ultranovantenne. Così negli ultimi anni molte sezioni territoriali dell'associazione sono andate a morire per mancanza di testimoni - ha spiegato Davide Boffi, dallo scorso anno segretario provinciale della Combattenti e Reduci di Como e Lecco - Il rischio però è che si perda la memoria storica di quegli eventi, di quelle vite spezzate o segnate dalla guerra e questo non vogliamo che accada".
Così da gennaio Boffi è stato incaricato di ricostituire la sezione cittadina della Combattenti e Reduci, essendo stato nominato commissario per la ricostituzione. "Il mio obiettivo è renderla la sezione più giovane di tutta Italia, per questo faccio appello agli Under 35 di iscriversi - ha spiegato - Spero di trovare giovani interessati a far vivere la memoria storica dei comaschi che hanno vissuto la tragicità della guerra. Per questo chi si iscriverà potrà intitolare la propria tessera di socio a un parente che ha combattuto, che sia un nonno o uno zio. Sarà un segno tangibile del loro sacrificio".
I soci della Combattenti e Reduci in provincia di Como sono 110 tra le sezioni rimaste di Olgiate Comasco, Maslianico, Montano Lucino e Pieve d'Incino (zona dell'Erbese). "Con la sezione di Como siamo ripartiti a gennaio e abbiamo già 25 tesserati Under 35 - ha aggiunto Boffi - Il nostro obiettivo è rendere il gruppo attivo per tramandare i valori dell'associazione. Nel lungo periodo vorremmo organizzare conferenze e portare avanti iniziative di sensibilizzazione nelle scuole. Sarebbe molto importante raccogliere le storie dei comaschi che hanno combattuto in guerra e tramandarle ai più giovani".
Stephanie Barone