Autismo, Villa Santa Maria fa l’en plein al congresso mondiale INSAR 2025
L'istituto si conferma un punto di riferimento mondiale del settore
Villa Santa Maria si conferma una realtà di rilievo a livello mondiale per gli studi sui disturbi dello spettro autistico. Nei giorni scorsi il comitato scientifico dell’International Society for Autism Research (INSAR), che organizza il più importante evento a livello mondiale nell’ambito dell’autismo, ha accettato integralmente i contributi scientifici presentati dalla Fondazione VSM per il congresso internazionale 2025 a Seattle.
Accettati tutti i 10 contributi scientifici presentati dal Centro
Un risultato straordinario per l'istituto di Tavernerio, in considerazione del fatto che i lavori presentati erano ben 10. Di questi, nove sono stati accettati per la presentazione come poster, mentre il decimo ha addirittura meritato l’inserimento nel ristretto panel delle presentazioni orali. E se da un lato il comitato scientifico dell’INSAR ha confermato interesse per gli approfondimenti sul Tip Toe Behavior (Toe Walking) nell’autismo, e su altri aspetti clinici, dall’altro ha apprezzato molto anche gli approfondimenti su temi che affrontano i disturbi dello spettro autistico da una prospettiva più ampia, in diversi casi inedita.
I contributi scientifici presentati dal Centro, il 90% dei quali sono frutto di analisi su dati propri, esplorano infatti temi quali l’impatto di 12 diverse attività ricreative sulla salute psicologica e il benessere dei ragazzi con autismo.
“Ogni nostro contributo scientifico è frutto di un lavoro rigoroso, basato sull’integrazione tra pratica clinica e ricerca, con l’obiettivo di migliorare concretamente le prospettive di vita delle persone con autismo e delle loro famiglie”, fa sapere il professor Enzo Grossi, Direttore scientifico di Villa Santa Maria. “Il fatto che tutti i lavori presentati siano stati accettati ci riempie di orgoglio: partecipare all’INSAR significa contribuire attivamente al dibattito scientifico internazionale e portare la voce della ricerca italiana su un palcoscenico globale”.