Azienda dona l'arredamento al Centro antiviolenza
"E’ grazie a tutti questi aiuti, e ai nostri volontari di Penta, che siamo vicini all’apertura", ha detto Rosaria Battaglia

Non è ancora aperto, ma il Centro antiviolenza «Libellule di Penta» di Mariano Comense ha già fatto il pieno di solidarietà. Un'azienda, infatti, ha deciso di regalare gli arredamenti dell'appartamento in via Santo Stefano che, presto, accoglierà le donne vittime di violenza.
Azienda dona l'arredamento al Centro antiviolenza
Il locale a cui si accede entrando dalla porta d'ingresso nelle ultime settimane è stato arredato con un grande armadio, due scrivanie e altrettante poltrone. La seconda stanza, che sarà adibita all’accoglienza, ospita un grande tavolo con delle sedie e delle poltroncine. «Ringraziamo l’azienda Molteni & c per aver arredato gli ambienti del nostro Centro», ha detto la presidente dell’associazione Penta, che gestisce la struttura, Rosaria Battaglia. Quello dell’azienda di arredamento, non è l’unico gesto di generosità riservato al Centro. «C'è stato chi ha imbiancato i locali, chi si è fatto carico delle opere di muratura, l'azienda marianese Pirovano Bagni si è occupata degli ambienti riservati ai servizi igienici, le tende ci sono state regalate dalla Ciegi di Paina, mentre le sedie pieghevoli sono della Ci.erre di Senna Comasco, infine il Banco delle cose di Milano ha donato sedie, cestini e portaombrelli. E’ grazie a tutti questi aiuti, e ai nostri volontari di Penta, che siamo vicini all’apertura», ha continuato Battaglia.
Si cercano un assistente sociale e un social media manager
Il team che opera nel Centro è già composto da un’educatrice professionale, tre psicologhe, un coordinatore, una mediatrice culturale, due amministrative, avvocate e un supervisore, è aperta, però, la ricerca di due figure per integrare l’organico: un assistente sociale part-time e una persona che possa occuparsi dei social media. «Dal momento che i costi di gestione sono molti, facciamo anche un appello a chi volesse aiutarci con delle donazioni o a devolvere al Cav la quota destinata al 5 per mille», ha concluso la presidente che punta su altri gesti di generosità da parte del territorio.