Como il Pd attacca il Comune: "Non si può rinunciare al supporto psicologico nelle scuole"
"Non vorrei che per far vedere che non spendono soldi per gli stranieri, avessero rinunciato anche a un servizio fondamentale come il supporto psicologico".
Il Partito Democratico attacca la giunta Landriscina sul tema scuole col mancato bando per la consulenza psicologica e il servizio di mediazione culturale.
"Ci sono responsabilità politiche"
"È l’ennesima prova di sciatteria da parte di questa amministrazione comunale: lo sportello d’ascolto e consulenza psicologica e il servizio di mediazione culturale e facilitazione linguistica erano apprezzati da tutti, studenti, genitori e insegnanti. E la responsabilità è politica, non tanto burocratica: ne deve rispondere l’assessore alle Politiche scolastiche Amelia Locatelli”. A parlare è Stefano Fanetti, capogruppo del Pd in consiglio comunale.
"Si rinuncia ad un servizio fondamentale"
“Ormai lavorano così, senza coinvolgere nessuno, né famiglie, né scuole, come sta accadendo per la questione delle mense”, attacca anche la collega Patrizia Lissi, che va oltre, ipotizzando una volontà nella mancata attivazione dello sportello d’ascolto e della mediazione culturale: “Non vorrei che per far vedere che non spendono soldi per gli stranieri, avessero rinunciato anche a un servizio fondamentale come il supporto psicologico. Ma faccio presente all’amministrazione di centrodestra che io stessa ho saputo dai professionisti quante richieste sono venute proprio dai ragazzi che hanno bisogno di essere ascoltati. E tutti italiani! Forse, gli amministratori comaschi non sanno che i giovani, oggi, hanno problemi non semplici da affrontare. E in ogni caso, quando si parla di inclusione, non dobbiamo pensare solo agli stranieri, che comunque è fondamentale inserire perché la società funzioni bene, ma anche a tutti quelli che hanno fragilità e sofferenze. Basti pensare al bullismo. Invece, i ragazzi italiani vengono completamente abbandonati dalla Giunta Landriscina: altro che ‘prima i nostri’. In questa città non sanno far funzionare neanche il loro stesso slogan”.