Barriere architettoniche: approvata la legge alla Camera. E Como?
Approvata alla Camera la legge sulle barriere architettoniche. Prossimo passo il Senato. La deputata Chiara Braga: "L'approvazione in questa legislatura".
E' stata approvata alla Camera la nuova legge sulle barriere architettoniche. Il prossimo passo sarà l'approvazione al Senato, i relatori del PD sperano prima della fine di questa legislatura.
Barriere architettoniche: la legge
“E’ stato fatto un passo importante dalla Camera: abbiamo approvato in prima lettura una legge di cui sono stata relatrice, che si propone di coordinare e rendere più efficace la normativa per il superamento delle barriere architettoniche - ha commentato la deputata comasca Chiara Braga al termine del voto unanime dell’Aula - Con questa legge intendiamo superare la frammentazione delle disposizioni già vigenti sull'accessibilità degli edifici privati e degli spazi pubblici, aggiornandole e tenendo conto delle innovazioni tecnologiche; assumendo fin dall'inizio i principi della progettazione universale stabiliti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. La Commissione ministeriale da costituire avrà anche il compito di monitorare l'attuazione da parte dei Comuni dei Piani per il superamento delle barriere architettoniche”.
La situazione di Como
Secondo i dati Istat in Lombardia la cifra dei disabili permanenti riguarda più di 400mila persone. E a queste bisogna aggiunge il numero delle persone che temporaneamente hanno difficoltà nella mobilità. Non mancano mamme con i passeggini, badanti con anziani sulla sedia a rotelle o con il deambulatore, persone che momentaneamente devono muoversi con le stampelle.
"Anche a Como, città dalla vocazione turistica, il problema è presente e particolarmente sentito da tutte quelle persone, residenti e non, che hanno difficoltà motorie e vorrebbero accedere liberamente alla città - ha sottolineato il consigliere Braga - Gradini, parcheggi impropri, marciapiedi stretti o con ‘trappole’, rampe ripide, buche e pavè sconnessi, accessi a negozi impraticabili, rappresentano degli ostacoli invalicabili che impediscono a tutti di usufruire degli spazi comuni".