Battaglia legale tra genitori per la vaccinazione del figlio, il Tribunale dà l'ok alla somministrazione
Il 15enne aveva prenotato con la madre l'appuntamento al centro vaccinale di Mariano Comense.
Una battaglia legale tra genitori per stabilire la possibilità del proprio figlio di ricevere o meno il vaccino anti-Covid. E’ successo nel comasco, con la sentenza emessa dal Tribunale di Monza che è arrivata lo scorso 22 luglio e che farà sicuramente giurisprudenza.
Battaglia legale tra genitori per la vaccinazione del figlio, il caso finisce in Tribunale
Tutto nasce quando la mamma prenota un appuntamento per la somministrazione del siero anti-Covid al centro vaccinale di Mariano Comense per lo scorso 29 giugno, dopo aver ottenuto il consenso della pediatra che segue il figlio e quello verbale dell’ex marito e padre del 15enne. A sua volta anche lo stesso ragazzo esprime la sua volontà di ricevere il vaccino, così da poter partecipare liberamente alle attività scolastiche e sportive. Al momento di sottoscrivere il modulo per il rilascio dell’autorizzazione alla somministrazione del siero, il padre però cambia idea e nega il proprio consenso. Da qui si crea uno scontro tra i due genitori, che arriva quindi fino al Tribunale di Monza.
Ma il Tribunale dà l'ok alla somministrazione
Alla fine, lo scorso 22 luglio, il Tribunale dà ragione al figlio 15enne, permettendogli così di ricevere il vaccino.
"Nel caso di specie, non vi sono controindicazioni alla somministrazione del vaccino, come certificato dal medico curante - si legge - Ai fini della risoluzione del conflitto va inoltre considerata la volontà manifestata dal minore: in un sms, inviato al padre, ha infatti espresso con chiarezza l’intenzione di sottoporsi al vaccino per poter tornare ad una vita normale sia sul piano scolastico che relazione".