il caso

Bertolaso annuncia la chiusura del Pronto soccorso di Menaggio: scoppia la polemica

L'assessore regionale Fermi e i consiglieri comaschi si sono definiti "basiti" dalle dichiarazioni

Bertolaso annuncia la chiusura del Pronto soccorso di Menaggio: scoppia la polemica
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L'ospedale di Menaggio resterà senza il suo Pronto soccorso e sposterà il suo focus su pazienti cronici. Una comunicazione, decisamente a sorpresa, arrivata dall'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ai margini di una conferenza stampa avvenuta giovedì 20 giugno 2024 a Gravedona. Parole che hanno fatto scoppiare la polemica.

Chiusura del Pronto soccorsi di Menaggio, Fermi e i consiglieri comaschi: "La sopravvivenza dell'ospedale è una priorità"

I primi a definirsi "basiti" dell'annuncio sono stati l’assessore regionale Alessandro Fermi e i consiglieri comaschi di maggioranza Gigliola Spelzini, Marisa Cesana, Anna Dotti e Sergio Gaddi.

"Contestiamo il metodo, che in questo caso diventa anche merito. È stata annunciata la volontà di chiudere il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Menaggio senza che nè i rappresentanti regionali nè i sindaci del territorio ne fossero a conoscenza. Eravamo tutti in attesa dei risultati di un’analisi commissionata da Asst Lariana sui servizi erogati da questo presidio, per poi studiare un progetto di consolidamento e potenziamento condiviso da tutti. Ci spiace che il senso di responsabilità e la collaborazione dimostrati da tutti i sindaci del territorio comasco in questi anni siano stati ‘ripagati’ con un annuncio del tutto inatteso. Siamo da sempre consapevoli delle difficoltà che ci sono in campo sanitario, specialmente rispetto agli ospedali periferici come quello di Menaggio ma annunciare, senza alcun preavviso, la chiusura del Pronto soccorso dell’Erba-Renaldi è una forzatura che non risolve alcun problema. Nei prossimi giorni ne parleremo con il presidente Fontana. Per noi, per i cittadini e per i sindaci, la sopravvivenza dell’ospedale è una priorità non negoziabile”.

Il consigliere regionale del Pd, Orsenigo: "E in maggioranza volano stracci..."

“Mentre l’ospedale di Menaggio è minacciato dalla decisione di Bertolaso di chiuderne il pronto soccorso e trasformarlo in un presidio per cronici, ecco che nella maggioranza volano gli stracci e si scoprono i retroscena della decisione. Mentre il territorio è in subbuglio, non solo ci si azzuffa tra assessori della stessa maggioranza, con Bertolaso che si dice “ben lieto di passare il testimone”; scopriamo anche che il piano di totale ridimensionamento dell’ospedale di Menaggio sarebbe stato tenuto nascosto fino al termine delle elezioni europee, come riportato da Ansa in queste ore. Se non ci fosse di mezzo il diritto alla salute di decine di migliaia di persone dell’area del lago di Como, farebbe ridere. Invece è uno spettacolo triste e indegno” così il consigliere regionale comasco del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, commentando i recenti dissidi interni alla maggioranza regionale, legati alla vicenda dell’ospedale di Menaggio, in provincia di Como.

"Siamo di fronte a una crisi serissima per il territorio e scopriamo che il colpo che rischia di essere mortale per l’Erba-Renaldi viene assestato in una situazione politica allucinante. Se siedi in giunta e non sai quello che il tuo compagno di banco sta progettando sul tuo territorio, allora hai un problema. Non solo. Chiaramente il governo di Palazzo Lombardia in materia sanitaria è venuto a mancare. Risale infatti all’inizio dell’anno una delibera di Asst Lariana in cui l’ospedale di Menaggio viene identificato come bisognoso di “una configurazione di offerta finalizzata a garantire un’attività di Pronto Soccorso, con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto, nonché attività di medicina interna e chirurgia generale”. Una struttura per acuti, insomma. Avanti veloce di qualche mese: Bertolaso decide che l’ospedale è per cronici, in totale contrasto con quanto deciso dall’azienda sanitaria locale. Anarchia in Lombardia, verrebbe da dire. Anarchia sulla pelle delle persone - continua il consigliere Orsenigo”.

“D’altronde però ogni giorno c’è una stangata nuova per il territorio: prima la Milano-Meda a pagamento, poi l’ospedale di Menaggio ridotto all’osso. Il prossimo passo? L’ospedale di Cantù, forse?” si chiede il consigliere Dem, che rincara: “Voglio mandare un messaggio chiaro alla maggioranza: mettetevi d’accordo e datevi una mossa per fare un passo indietro. L’ospedale di Menaggio non si tocca”.

I sindacati non ci stanno: "Sarebbe un taglio drastico e irresponsabile"

"Secondo l’assessore questa “riorganizzazione sanitaria” - che noi definiamo taglio drastico e irresponsabile di servizio pubblico - è necessaria anche per la poca disponibilità di risorse umane. Si lasciano famiglie e anziani senza i servizi minimi necessari in un territorio che si lustra di turismo d’eccellenza, ma che sacrifica la salute dei propri cittadini. Ci saremmo piuttosto aspettati una convocazione da parte dell'ASST Lariana per discutere le varie criticità del personale e della gestione dei servizi erogati dall’Ospedale di Menaggio. Avremmo preferito sentire di un progetto di rilancio e potenziamento del presidio, spesso promesso in campagna elettorale, piuttosto che un'altra chiusura dopo quella del reparto di Psichiatria.

Sobbarcare l’ospedale di Gravedona del carico straordinario della gestione delle emergenze è una scelta che non ha futuro. Ricordiamo all’assessore che non più tardi di alcuni mesi fa i sindacati di categoria (FP CGIL, CISL FP, UIL FPL) hanno aperto lo stato di agitazione del personale dell’ospedale Moriggia-Pelascini proprio per la grave carenza di risorse umane che tutt’ora permane anche nella struttura di Gravedona.

Tutte le strutture confederali di CGIL CISL e UIL insieme alla categoria dei pensionati unitariamente, in stretto raccordo con le categorie della Funzione Pubblica di CGIL CISL UIL, esprimono dissenso netto e contrarietà sia nei modi che nei contenuti dichiarati dall’assessore Bertolaso. Queste dichiarazioni arrivano a sole due settimane dalle elezioni, forse qualcuno non voleva disturbare il voto? Questa scelta infatti non può essere stata presa in soli 10 giorni. Chiediamo ai consiglieri regionali che si sono spesi negli scorsi mesi a tutela del territorio del medio Lario “dove sono le promesse e gli impegni presi, volti a tutelare i cittadini del territorio del medio Lario?”. I consiglieri regionali appartenenti all’attuale maggioranza in Lombardia non potevano non sapere nulla di questa scelta, tenuto conto che già nel mese di aprile l’ASST aveva prospettato questa soluzione tra le diverse possibili.

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL di categoria, insieme con la RSU di ASST Lariana stigmatizzano queste modalità autoritarie di assumere decisioni senza il coinvolgimento delle parti in causa. L’assenza di dialogo, le decisioni unilaterali assunte consapevolmente da Regione Lombardia e da ASST Lariana reclamano una risposta altrettanto decisa da parte di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL. Nelle prossime ore convocheremo pertanto una riunione urgente con le RSU per l’indizione di un’assemblea dei lavoratori dell’ospedale di Menaggio al fine di decidere insieme le modalità della mobilitazione, a partire dalla proclamazione dello stato di agitazione del personale. Sarà chiesto un incontro urgente al Direttore Generale dell’ASST Lariana, ai consiglieri regionali comaschi ed infine chiediamo all’Assessore Bertolaso di chiarire i contenuti delle sue dichiarazioni, che lasciano l’intero territorio sgomento".

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