Bulgarograsso

Bulgaro e fair play: l’arbitro assegna un non-gol, i ragazzi lasciano pareggiare gli avversari

Ci sono gesti che vanno oltre l’agonismo, oltre la competizione, oltre la classifica. Semplicemente, sport: quello vero, genuino.

Bulgaro e fair play: l’arbitro assegna un non-gol, i ragazzi lasciano pareggiare gli avversari
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Ci sono gesti che vanno oltre l’agonismo, oltre la competizione, oltre la classifica. Semplicemente, sport: quello vero, genuino. Intriso di fair play. Gioco pulito senza se e senza ma. E’ quello che - ancora una volta - ha messo in campo il  Bulgaro, nella partita di campionato Giovanissimi Regionali di domenica 3 marzo. Un gol a proprio favore, dubbio, che l’arbitro assegna. La palla più di qua (in campo) che di là (in rete). Il giovane fischietto che decide di convalidare. Le fisiologiche proteste degli avversari. E la decisione del mister ospite, Benedetto Cosentino: “Ragazzi, se non è entrata, non è giusto avere il gol. Fermi tutti e facciamoli segnare”.

Il Bulgaro insegna il fair play

Detto, fatto. Senza pensarci su troppo. Facendo prevalere i valori dello sport, sulle impellenze del punteggio e della classifica. I ragazzi del Base che battono e vanno, indisturbati, verso il gol. Senza ostacoli. Pari e patta. Vince il fair play e si riparte.
Ma manca ancora tanto. I padroni di casa si galvanizzano e si portano sul 3-1. Un vantaggio netto, ma che non basta: i ragazzi rossoblù caricano a testa bassa, per recuperare. E lo fanno, forse anche grazie alla “benzina super” di quel gesto, di quella dimostrazione di rispetto e onestà, che si trasforma in forza calcistica. Tre a due, tre a tre e poi tre a quattro. Per la festa finale. E la vittoria, che questa volta vale veramente doppio.

“Non sono un santo e non voglio passare per santo - dichiara mister Cosentino, 38 anni, con grande umiltà - Ho deciso di fare quel gesto, anche se ci stiamo giocando il campionato, per dare un segnale. Speravo che servisse per stemperare la tensione. I ragazzi lo hanno capito, mi auguro che lo abbiano capito tutti. Negli spogliatoi a fine primo tempo gli ho spiegato che l’onestà a volte paga, nel calcio e anche nella vita. A fine partita sia il direttore del Base che il papà dell’arbitro mi hanno fatto i complimenti”.

"Vogliamo vincere solo in modo pulito"

“Siamo molto attenti a questi aspetti - dichiarano i Responsabili del Club Andrea Bianco e Juri Bocconcello - I risultati contano, soprattutto nell’agonistica, ma ci sono principi sui quali non vogliamo derogare. Anzi, vogliamo distinguerci rispetto a chi vuole vincere a tutti i costi e con ogni mezzo. Noi vogliamo farlo sempre in modo pulito, almeno ci proviamo”.

Solo pochi mesi fa, un giocatore del Bulgaro fu autore di un altro gesto di grande Fair Play, sbagliando volontariamente un rigore, che non c’era. Un sano bis, dunque, oltre ogni risultato.

Il commento del Coni

“Un bellissimo gesto che va valorizzato e comunicato, perchè possa essere di ispirazione - commenta il presidente del Coni Lombardia Marco Riva, nel fare i complimenti alla società, al mister e ai ragazzi -. Abbiamo bisogno di esempi positivi anche quando si gioca per vincere: quando vengono messi in campo i tre valori olimpici, amicizia, rispetto, eccellenza, è sempre fantastico. Noi vogliamo creare una vera e propria rete per promuovere i valori positivi, anche lavorando per un tifo sano, per migliorare l’ecosistema sportivo e, attraverso lo sport, costruire un mondo migliore”.

Aggiunge il sindaco Fabio Chindamo:

“Un bell’episodio di lealtà sportiva da apprezzare e raccontare. Per fortuna ci sono realtà che lavorano per far crescere i giovani con i giusti valori, prima di tutto. Bene quindi che ci siano queste palestre di vita, oltre che di sport”.

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