La protesta

Campione d'Italia: mille firme per revocare l'annessione dell'enclave al territorio doganale dell'UE

"Settimana prossima vi sarà un incontro per la delicata problematica dei rifiuti volta a richiedere delle deroghe europee", ha risposto il sindaco

Campione d'Italia: mille firme per revocare l'annessione dell'enclave al territorio doganale dell'UE
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Sono state consegnate martedì 27 giugno le 1’057 firme, raccolte a Campione d’Italia dal Comitato civico campionese per chiedere all’Amministrazione comunale di avviare l’iter necessario volto alla riconsiderazione, e dunque alla revoca, dell’annessione dell’exclave/enclave al territorio doganale dell’Unione europea.

Campione d'Italia: mille firme per revocare l'annessione dell'enclave al territorio doganale dell'UE

Un passo indietro auspicato dai numerosi cittadini, residenti e iscritti all’AIRE (Albo degli italiani residenti all’estero), che hanno firmato la petizione avviata dal locale Comitato civico su sollecitazione della popolazione campionese.

In particolare è stato chiesto agli amministratori campionesi, guidati dal sindaco Roberto Canesi, di spendersi presso le istanze interessate, nazionali ed europee, affinché venga stralciata la Direttiva Comunitaria UE 2019/475. L’uscita dal Territorio doganale svizzero, entrata in vigore con il 1° gennaio 2020, ha portato, infatti, la cittadinanza a scontrarsi con numerosi problemi, burocratici e strettamente legati al vivere quotidiano, e soprattutto ad altrettante criticità relative al nuovo status.

“Oltre a denunciare il fatto di non essere stati mai interpellati né coinvolti come cittadini, ma di essere stati vittime inconsapevoli di una decisione calata dall’alto - ha evidenziato la presidente del Comitato civico Sofia Bezzola - è stato quantomeno insensato affermare, come è stato indicato nella decisione unilaterale, che ‘le motivazioni storiche che ne giustificano l’esclusione non sono più pertinenti’. Esse sono, diversamente, le stesse, ovvero la particolarità di un Comune esterno al territorio italiano e completamente circondato da uno Stato estero, la Svizzera. Un elemento questo essenziale, considerato il rapporto di estrema simbiosi fra il territorio campionese e quello ticinese”.

Da qui, dunque, la richiesta di un dietrofront volto a ripristinare quelle consuetudini e quei servizi che oggi sono tristemente compromessi e che comportano, oltre a un carico economico, anche un peso psicologico e organizzativo ulteriore soprattutto alle categorie più fragili, quali gli anziani e le giovani famiglie.

Il Comitato civico auspica a questo punto, quanto prima, una fattiva condivisione e opera di presa a carico della questione da parte dell’Amministrazione comunale, così da portare presso le istanze politiche deputate la precisa richiesta sollevata dalla popolazione campionese.

Il commento del sindaco

“Io ringrazio di questa iniziativa il Comitato civico, un lavoro che condivido e segue un’azione simile precedente. Come Amministrazione comunale siamo su questa strada. Settimana prossima vi sarà un incontro per la delicata problematica dei rifiuti volta a richiedere delle deroghe europee. Si dovrà a mio modo di vedere operare soprattutto per deroghe. Una strada lunga. Del resto questa situazione ce la siamo trovata e non è stata voluta. Eppure oggi ancora non ha né padre né madre”.

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