Casa del Basket, si parte a gennaio. Cantù Next, Molteni, Fermi, Bongiasca, Galbiati tutti soddisfatti
Questa mattina in Villa Gallia si è tenuta la conferenza stampa sul progetto che la scorsa settimana è stato ufficialmente affidato a Cantù Next
Si è tenuta questa mattina, lunedì 18 dicembre 2023, la conferenza stampa di presentazione dei prossimi passi in materia di realizzazione della Casa del Basket, il nuovo palazzetto della Pallacanestro Cantù e dell'intera città che società e tifosi aspettano da anni e che finalmente sta per essere costruito.
Galbiati: "Corsolini mi disse che da qui passa il futuro della Pallacanestro"
Ad aprire la conferenza è stata il sindaco di Cantù Alice Galbiati:
"Con l'aggiudicazione del progetto siamo finalmente pronti a passare dalle parole ai fatti. È stato un lungo cammino, il cui inizio è coinciso l’inizio del mio mandato. Qualcuno mi aveva sconsigliato di intraprenderlo: troppo rischioso, troppo complicato. Avevano ragione: è stato sia rischioso che complicato. E, a ben vedere, ancora lo è. Ma non potevo sottrarmi dall’impegno di provare a riscattare la mia Cantù da 30 anni di delusioni.
Comprendo chi è ancora scettico. La serietà delle società che hanno lavorato al progetto e la determinazione delle Istituzioni che lo hanno seguito sono però una garanzia importante per raggiungere l’obiettivo di inaugurare la Casa del Basket per l’annualità 26/27. Già dal prossimo febbraio consegneremo l’area all’Aggiudicataria per iniziare i lavori di demolizione.
Il caro amico Gianni Corsolini una volta mi ha detto “il palazzetto si deve fare, da lì passa il futuro della Pallacanestro Cantù”. Io ho aggiunto: “Non solo il futuro della Pallacanestro, ma di tutta la città che deve tornare ad avere fiducia”. Andremo quindi avanti con tutta la determinazione che ci ha contraddistinto sin dal principio."
Bongiasca: "Ora vogliamo Cantù in A1"
A farle seguito il padrone di casa di Villa Gallia, il presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca che ha rispettato la promessa di concludere l'iter burocratico nel minor tempo possibile e che ora si aspetta il raggiungimento dell'obiettivo stagionale da parte della squadra canturina:
"Il palasport di Cantù è essenziale per l’intero territorio comasco, una struttura da 345milioni di euro che oltre ad essere la casa di una società storica come la Pallacanestro Cantù potrà essere utilizzata per importanti avvenimenti non solo sportivi ma anche sociali e ricreativi.
Ma questo palasport – se mi permettete – ha anche un valore importante per tutta la nostra società comasca, ha il valore di una sfida. Anche per questo ho chiesto al dottor Accardi e al suo staff della stazione appaltante di arrivare alla conclusione dell’iter burocratico nel più breve tempo possibile, come avevo promesso al presidente Allievi. E così è stato. La Provincia di Como ha dimostrato di saper mantenere le promesse, grazie alla professionalità e all’impegno di tutto il personale. Dopo che per due volte negli ultimi 30 anni sono falliti i progetti per realizzare un nuovo palazzetto, questa volta non possiamo proprio permetterci di fallire.
Lo dobbiamo dimostrare ai cittadini della nostra Provincia e al Ministro dello sport (e più in generale allo Stato) che ha supportato questa avventura. Voglio ricordare che il Palasport di Cantù è la prima grande opera sportiva progettata in Italia con la nuova “Legge stadi”. Quindi sarebbe proprio un bel fiore all’occhiello - riscattarci dal passato - e portare a termine questa avventura nel migliore dei modi: personalmente, sono convinto che ciò avverrà perché mi fido di Andrea Mauri e del Presidente Allievi e della garanzia che danno tutte le società coinvolte nell’operazione. A proposito, il Presidente mi ha promesso che l’anno prossimo saremo in A1… quindi mi aspetto che anche lui mantenga la promessa".
Per Allievi l'obiettivo è riportare Cantù all'antico splendore
Dopo la "provocazione" del presidente provinciale Bongiasca e alle promesse mantenute e da mantenere, il presidente della Pallacanestro Cantù, Roberto Allievi ha dichiarato l'obiettivo che si pone la società con la costruzione del nuovo palazzetto:
"La nostra partecipazione nella nuova Arena è quella del cuore, nel senso che Pallacanestro Cantù garantirà a quest’opera il cuore di una società che ha alle spalle una storia che vuole riproporre nel futuro. Questa struttura ci consentirà, da un lato, di tornare a casa e, dall’altro, di avvicinare nuove realtà imprenditoriali per raggiungere quei livelli di budget necessari per crescere anche dal punto di vista sportivo. Per questo ringrazierò sempre Sergio Paparelli, i suoi soci e Andrea Mauri, oltre a tutti coloro che hanno investito tempo e professionalità in questo progetto”.
Molteni: "Il palazzetto era una ferita sanguinante"
A ricordare la straziante storia della costruzione, fallita per due volte, del nuovo palazzetto della Pallacanestro Cantù è stato il sottosegretario del Ministero all'Interno Nicola Molteni:
"Questo è l'inizio di un percorso virtuoso, il punto di arrivo sarà quando la palla da basket entrerà nel cesto. Lì scriveremo una pagina storica per il nostro territorio. Il palazzetto rappresenta una ferita sanguinante per il nostro territorio, perché la storia della Pallacanestro Cantù è una storia di gloria e successo a livello internazionale e giocare fuori casa tutte le partite è una ferita che sanguina. Il lavoro è stato ineccepibile per risanare questa ferita. Cantù deve avere un grande palazzetto e lo avrà, e poi deve avere una grande squadra. Questo dev'essere il connubio. Le condizioni ci sono per essere ricordati come la 'Regina d'Europa' ma anche per diventare la 'Regina d'Italia' a livello di struttura".
Fermi: "Il via dei lavori a gennaio"
E dopo la massima istituzione politica presente alla conferenza non poteva che essere il turno dell'assessore all'Università, Innovazione e Ricerca di Regione Lombardia, Alessandro Fermi, a prendere la parola:
"Dopo anni di attesa sembra possa cominciare l’iter che porterà alla costruzione del nuovo palazzetto, per tutte le realtà sportive canturine e del territorio, ma soprattutto per la Pallacanestro Cantù, certamente una delle realtà sportive di maggior prestigio del nostro territorio. E’ ormai da anni infatti che la squadra di basket che ha reso famosa la città di Cantù a livello sportivo gioca fuori città. Ma il palazzetto potrà essere utilizzato anche da altre squadre importanti e sarà a disposizione per lo sport giovanile, per concerti, convention ed eventi di ogni genere. Insomma, sarà un punto di riferimento per il tempo libero di tutto il territorio comasco.
Il palazzetto costerà circa 50 milioni e mezzo di euro ed è il primo caso in Italia di partnernariato pubblico-privato attivato con la Legge Stadi che è giunto a questo punto dell’iter: 40 milioni li metterà chi costruisce, mentre il contributo pubblico è di circa 11 milioni (4 da Regione Lombardia e 7 dal Comune). Obiettivo è iniziare i lavori a gennaio 2024 (demolendo quanto c’è ancora del vecchio palazzetto iniziato) e finire tutto per l’inizio del 2026.
Quello della nuova Arena di Cantù è un progetto innovativo sotto diversi punti di vista: per le modalità di collaborazione che si sono instaurate tra pubblico e privato, per la grande quantità di soggetti privati che hanno sostenuto il progetto, per le modalità con cui verranno gestiti gli spazi all’interno del palazzetto durante le partite della Pallacanestro Cantù, che ricalcheranno molto quelle della Nba. Insomma, un palazzetto proiettato verso il futuro".
Paparelli: "Iniziò tutto con una telefonata"
Poi la palla è passata ai vertici di Cantù Next con Sergio Paparelli, il presidente, che ha raccontato un aneddoto sull'inizio di questa lunga storia e che ora vede la luce in fondo al tunnel burocratico e dei lavori:
"Mi ricordo perfettamente la telefonata di cinque anni fa di Davide Marson che mi proponeva di costruire il nuovo palazzetto. Ci siamo trovati in sei imprenditori e abbiamo iniziato un cammino in cui abbiamo messo il cuore. Gli attori in campo sono cresciuti passando dai 15 soci di fine del 2019 agli attuali 21 nel 2020. Sicuramente è servito tanto lavoro, abbiamo tenuto oltre 150 riunioni del Consiglio di Amministrazione, ma siamo onorati che ci sia stato attribuito il compito di realizzare questa grande opera. Ringrazio il CDA, i soci e tutti coloro che entreranno a far parte dell’Associazione Temporanea di Imprese".
Dopo di lui è toccato all'Amministratore Delegato, Andrea Mauri:
“Desidererei, in questa occasione e in questa sede, ringraziare le istituzioni. Quattro anni fa volevamo che questo progetto fosse lo specchio del nostro territorio e che abbracciasse sport, imprenditoria e politica. Oggi posso dire che ci siamo riusciti e lo affermo con orgoglio ed emozione. Il progetto avrebbe potuto arenarsi in mille difficoltà e invece è arrivato, dopo tanti passaggi, a un punto di svolta. Tutti hanno creduto in questo obiettivo e tutti hanno portato il loro contributo, indipendentemente dalle opinioni politiche. Questo lavoro di squadra ci ha permesso di chiudere la procedura di affidamento. Sicuramente non un punto di arrivo, ma uno snodo importante.
Un ringraziamento va al sindaco di Cantù, alla Provincia, alla Regione e all’on. Molteni per il loro sforzo imponente. Ringrazio il presidente Paparelli, i soci di Cantù Next e i soci dell’A.T.I. che ci hanno aiutato nel momento più complicato tra pandemia e aumenti delle materie prime. Ringrazio il Credito Sportivo e l’attuale Ministro Andrea Abodi, che considero il padre di questo progetto. Ringrazio Intesa San Paolo e la BCC di Cantù che, insieme al Credito Sportivo, sono stati nostri compagni di viaggio nel finanziamento dell’opera.
Stiamo finalizzando le procedure per costituire Cantù Arena S.p.A e siglare la convenzione con il Comune di Cantù, mentre il comparto tecnico sta proseguendo con l’elaborazione del progetto esecutivo. Parallelamente con il Comune stiamo valutando la possibilità di aprire il cantiere per le fasi di demolizione, pulizia e messa in sicurezza dell’area per essere operativi nel più breve tempo possibile. Stiamo chiaramente cercando di fare del nostro meglio per accorciare i tempi per quanto non penso che una differenza di un mese possa essere dirimente. L’obiettivo è essere pronti per la stagione 2026/2027 in cui Pallacanestro Cantù dovrà giocare nella sua nuova casa”.
Mazzolin: "Opera che ha un valore di responsabilità sociale"
Alla conferenza ha partecipato, da remoto, anche Lodovico Mazzolin, direttore generale dell'Istituto per il Credito Sportivo:
"Come Istituto per il Credito Sportivo crediamo che questa opera abbia un grande valore perché è un esempio di partnerariato pubblico-privato a vantaggio di una squadra di enorme tradizione e storia. Un esempio virtuoso, perché parliamo di un progetto con una valenza polifunzionale e finanziariamente sostenibile. Noi, con il Ministro Abodi, abbiamo accompagnato sin dall’inizio questa iniziativa con l’attività di advisory che ci ha consentito di dare il nostro contributo professionale e di impostazione tecnico-finanziaria a un’opera che ha anche un valore di responsabilità sociale".