Celebrato il IV Novembre a Erba al Monumento ai Caduti del Terragni
Protagonisti i neo diciottenni che hanno ricevuto la Costituzione.
Presenti le autorità civili e militari della città
Messa solenne e corteo fino al Monumento
La cerimonia per la commemorazione del IV Novembre si è svolta a Erba nella tarda mattinata di oggi. Prima la celebrazione della messa solenne nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente, poi il corteo con le autorità civili e religiose cittadine che ha raggiunto il Monumento ai caduti del Terragni, lungo la scalinata che domina il corso principale erbese. Presenti il sindaco Mauro Caprani, il presidente del Consiglio comunale Claudio Ghislanzoni, l'assessore Paolo Farano e consiglieri di maggioranza e di minoranza, oltre che il consigliere regionale Marisa Cesana.
"Una festa che dovrebbe ritornare festa nazionale"
Al momento commemorativo ha preso parte anche l'ex presidente della sezione provinciale degli Alpini e attuale presidente emerito, Achille Gregori, che ha sottolineato come il "IV Novembre dovrebbe tornare a essere festa nazionale. La cosa bella è che oggi siamo qui nel giorno esatto che ricorda i caduti".
"Ognuno di noi deve fare la sua parte per evitare che certi drammi si ripetano"
"A cadere nella Prima guerra mondiale furono centinaia di migliaia di soldati, per la libertà di cui ancora oggi disponiamo. Vent'anni fa un'altra guerra ci ha fatto capire che non si sarebbe più combattuto con un fucile, ma con armi di distruzione di massa che oggi assumono un peso enorme su tutti noi, con un conflitto che si dilunga da tanti anni alle porte d'Europa. Ma anche con i fatti in Medioriente dove non si sono mai sopite le differenze tra popoli. Differenze che stanno infiammando l'intera regione e i cui esiti non si sa quali saranno. Dovesse accadere oggi qualcosa di grave in quei territori, le conseguenze sarebbero peggiori di quelle che furono dopo le prime due guerre mondiali - ha dichiarato il sindaco Caprani - Quello che possiamo fare è prendere consapevolezza di quello che portano le guerre e di godere di ciò che abbiamo, cioé la libertà. Ognuno di noi deve fare una piccola parte, affinché certe cose non si ripetano più, insegnando ai nostri ragazzi che le contrapposizioni troppo forti non portano mai a nulla di buono".
Consegnata la Costituzione ai neo diciottenni
Al termine della commemorazione il primo cittadino erbese ha consegnato la Costituzione nelle mani dei neo diciottenni.