Erba

Celebrazione per ricordare i 28 anni dalla morte di padre Aristide

Messa in suffragio di monsignor Pirovano in Santa Maria Nascente.

Celebrazione per ricordare i 28 anni dalla morte di padre Aristide
Pubblicato:

Il 22 febbraio ricorrono invece i 110 anni dalla nascita: in preparazione un evento musicale

Messa in occasione della Giornata per la Vita

Il 3 febbraio ricorrono i 28 anni dalla morte di monsignor Aristide Pirovano, morto nel 1997. Erba celebrerà questo anniversario nel ricordo e nella preghiera per iniziativa della Comunità pastorale Sant’Eufemia e dell'associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano. Domenica 2 febbraio, in occasione della Giornata per la Vita, padre Aristide sarà ricordato nella messa che sarà celebrata alle 10 nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente.

Evento speciale per celebrare il ricordo della sua nascita

L'evento musicale che solitamente accompagna la celebrazione in suffragio, quest’anno si svolgerà in concomitanza del 110° anniversario della nascita di padre Aristide, avvenuta il 22 febbraio 1915. Il programma sarà poi diffuso in prossimità dell'iniziativa.

Testimoniante online sulla vita del missionario erbese

Oltre a questa iniziativa, per celebrare l’anniversario lungo tutto il 2025 gli Amici intendono pubblicare mensilmente sul proprio sito (www.amicimonspirovano.it) le testimonianze esclusive di persone che hanno conosciuto monsignor Pirovano. Il primo di questi documenti, già online, è a firma dell’ingegner Teresinha Botelho, che per conto dei Poveri Servi della Divina Provvidenza ha progettato tutte le grandi opere ideate da padre Aristide nella comunità brasiliana di Marituba. Come l'Ospedale Divina Provvidenza e il Centro di educazione professionale "Dom Aristides Pirovano".

"Una gioia di vivere e un entusiasmo nel fare per i più bisognosi"

Ecco il ricordo dell'ingegner Botelho del vescovo:

"Un grande dono di Dio. Nonostante la sua apparenza fragile, trasmetteva una grande forza d’animo e una presenza di Dio palpabile. Aveva una gioia di vivere e un entusiasmo nel fare tutto per i più bisognosi, e con questa gioia riusciva a contagiare la gente. Interrompeva qualsiasi cosa stesse facendo per ascoltare un povero che veniva a parlargli. Il suo insegnamento più grande è stato quello di amare Dio attraverso il prossimo, soprattutto i bambini, i poveri e i malati. Il suo obiettivo è stato quello di offrire alle persone di questo territorio una vita degna di figli di Dio, attraverso l'evangelizzazione, l'istruzione, la salute e la creazione di opportunità di lavoro e reddito. Voleva che tutto fosse fatto nel migliore dei modi, informandosi su ogni dettaglio e condividendo le sue esperienze, idee e suggerimenti, ma sempre con grande rispetto per gli aspetti tecnici. Un lavoro possibile grazie alla Provvidenza di Dio, che si manifestava attraverso le persone che egli riusciva a toccare profondamente".

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali