Cervelli in fuga dal Canturino e Marianese

Chiara Galliani da Cabiate a Londra: "Ero venuta per il teatro, ora sogno di comprare casa"

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Chiara Galliani da Cabiate a Londra: "Ero venuta per il teatro, ora sogno di comprare casa"
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Ritmi frenetici e tantissime opportunità sono le caratteristiche principali di Londra, capitale dell’impero britannico e luogo cosmopolita per eccellenza. A questa nuova vita si è abituata Chiara Galliani, originaria di Cabiate, trasferitasi in città qualche anno fa.

La storia di Chiara Galliani da Cabiate a Londra

«A settembre saranno 9 anni che abito a Londra. Ero venuta qui per studiare teatro, poi ho iniziato anche a lavorare in un negozio. Il mio obiettivo era quello di rimanere a vivere a Londra. Sono venuta una prima volta come ragazza alla pari nel 2013. Ci sono rimasta per 6 mesi. Nel 2016 sono tornata con la consapevolezza che non l’avrei lasciata». racconta. Il sogno londinese, infatti, aveva radici profonde: «Io ho sempre voluto, da quando avevo 9 o 10 anni, abitare in un paese anglofono. La lingua inglese è una delle mie passioni e, in inglese, guardo film e spettacoli teatrali».

Galliani evidenzia: «Mi sono appassionata sempre di più e avevo il desiderio di andare a vivere in una Nazione dove si parlasse questa lingua. Trasferirsi negli Stati Uniti era più complesso così ho deciso di concentrarmi sulla Gran Bretagna». Londra era una meta appetibile: «Nel 2012 avevo iniziato a lavorare a Desio ma non ero contenta. Così ho cominciato a preparare l’applicazione per fare la ragazza alla pari. I miei genitori mi hanno sempre supportata». Dopo quello che può essere considerato un vero e proprio «periodo di prova», Galliani ha deciso di prendere la decisione definitiva e trasferirsi in pianta stabile: «Nel 2016 ho preso un volo solo andata. All’inizio è stato difficile».

"Ho trovato più di quello che speravo"

Abituarsi a una città del genere non è qualcosa di banale e c’è tutta una rete di connessioni umane da ricostruire: «Appena mi sono trasferita, ero da sola. Non c’era l’appoggio di nessuno e quindi bisognava trovare la casa, il lavoro e anche nuove amicizie». Ora che è passato qualche anno, Galliani può affermare: «Ho trovato più di quello che speravo. Alla fine è stato il teatro a portarmi qua ma poi mi sono creata una vita, anche in ambito lavorativo. Londra mi fa vivere una vita che, forse, in Italia non potrei avere». La ragazza cabiatese approfondisce proprio questo tema: «Ci sono più opportunità. Londra riesce a dare soddisfazioni e occasioni, sia in ambito lavorativo sia a livello personale».
Qualche lato positivo, tuttavia, c’è: «Una delle difficoltà principali è essere lontani dall’Italia. Sento molto tutto ciò. Essere una persona che si trasferisce non è semplice. Rimane il fatto che le soddisfazioni bilanciano questa lontananza dalle persone care».

"Lavoro vicino a London Bridge"

Galliani sottolinea: «Nonostante siano passati quasi 9 anni dal mio trasferimento a Londra, non mi sono ancora abituata. Non riesco a dare per scontato il fatto che io viva in una delle mie città preferite. Quando vado al lavoro, vicino a London Bridge, riesco a vedere palazzi spettacolari. Sono anche a pochi passi dalla cattedrale di Saint Paul. Vedo cose molto belle ogni giorno e non mi sono ancora abituata».
Italia e Gran Bretagna sono due paesi molto diversi, ma qualche punto in comune lo si trova: «Quando vado fuori Londra, nelle campagne inglesi, trovo uno stile di vita che mi ricorda molto quello di Cabiate, più lento e tranquillo rispetto a Londra. Lo apprezzo sempre ed è bello tornare a rilassarsi». La frenesia della metropoli, infatti, è su alti livelli: «A Londra è tutto molto veloce e anch’io sono diventata un po’ come loro. È un qualcosa a cui ci si abitua. Si possono incontrare persone che hanno molta poca pazienza e quindi può capitare che non ci si ritrovi con questo stile di vita frenetico».

In una città che possiede servizi molto avanzati, i ritmi sono notevoli: «Si va veloce. Alcuni dei clienti con cui ho a che fare, ad esempio, vogliono tutto e subito. Ed è una cosa che all’inizio può lasciare spiazzati ma poi ci si ambienta. Bisogna diventare come i londinesi».
Galliani affronta anche il tema del multiculturalismo londinese, una delle peculiarità più caratterizzanti della città britannica: «Sono contenta di vivere a Londra anche per il mix di culture che si trovano, mi piace molto». Ma visibile è anche l’anima italiana: «Ci sono molti nostri connazionali. All’inizio anch’io vivevo, studiavo e lavoravo con italiani. Ciò può essere molto utile soprattutto i primi tempi, così si ha meno nostalgia di casa ma, se devo dare un consiglio, serve staccarsi. Adesso io ho a che fare con persone che arrivano da tutto il mondo. Non si può rimanere sempre con gli italiani, si perdono diverse opportunità, tra cui migliorare il proprio inglese».

La Brexit

Le difficoltà nel rapportarsi con gli inglesi si presentava soprattutto all’inizio: «È stato molto difficile rapportarsi con gli inglesi in un primo momento. Poi, da quando ho cambiato lavoro, ho conosciuto tanti inglesi e ciò mi ha aiutato parecchio». Galliani è arrivata a Londra l’anno in cui i britannici hanno votato a favore della Brexit, il 2016. L’uscita del Regno Unito dall’Europa, tuttavia, è stato formalizzato qualche anno dopo. Da quell’evento storico, per certi versi decisamente inaspettato, ci sono stati diversi cambiamenti: «Londra, dal post Brexit, è diventata molto costosa. Si spende tanto e si sente la differenza».

Anche in questo caso ci sono stati fattori favorevoli e sfavorevoli: «Per certi versi sento che Londra sia cambiata in meglio, ma forse questo è dovuto al fatto che io mi sia stabilizzata. La vedo più positivamente perché mi sono creata una vita mia».
Galliani prosegue: «Sotto altri aspetti, invece, Londra è peggiorata, soprattutto per quanto riguarda i costi. Sta anche alla persona sapersi organizzare economicamente». La questione dei costi, dunque, è molto sentita: «È vivibile ma poi dipende anche dallo stile di vita. Gli effetti della Brexit non si sono sentiti subito mentre adesso si percepiscono chiaramente, soprattutto per quanto riguarda gli aumenti. I prezzi sono saliti tant’è che forse è meglio comprare casa fuori Londra che in città. Anche gli affitti sono alti».
A ciò si aggiungono le lungaggini burocratiche, aumentate a causa dei nuovi ostacoli dovuti alla Brexit: «Adesso è più difficile venire a Londra. I controlli sono diventati più severi».

"Il sogno è comprare casa, magari in campagna"

Il bilancio su Londra, sommate tutte queste considerazioni, rimane positivo: «È una città che accoglie, offre tanto e mi ha accettato senza problemi. Molto dipende da come ci si pone, bisogna essere bravi a saper cogliere le opportunità senza farsi spaventare dalle problematiche».
Galliani conclude: «Serve tanto lavoro e poi non è tutto rose e fiori. Occorre trovare un posto che ti rende felice. Poi qui c’è l’occasione di crescere indipendentemente dalla persona che si è. Poi la lingua non è nemmeno un ostacolo. Mi piace molto il fatto che Londra viva del contributo di chi è venuto in città per lavorare. L’unico posto per cui lascerei Londra è Firenze o la Toscana. Ma il mio sogno è comprare la casa qua, in un posto più verde, magari in campagna».

Tommaso Minotti 

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