Chiusure domenicali centri commerciali Confesercenti Como: "Siamo favorevoli"

Parla Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti Como.

Chiusure domenicali centri commerciali Confesercenti Como: "Siamo favorevoli"
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Confesercenti Como esprime la sua posizione in merito alla proposta di legge presentata dalla lega per introdurre nuovamente le chiusure domenicali dei centri commerciali.

Chiusure domenicali Confesercenti Como: "Favorevoli"

Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti Como spiega: "Nella quasi totalità dei casi i lavoratori della domenica dei centri commerciali sono gli stessi impiegati nel corso della settimana costretti a fare straordinari e turni massacranti: quindi non è vero che si perderanno così posti di lavoro, piuttosto sono da contare le centinaia di migliaia di posti persi tra i negozi di vicinato costretti alla chiusura a causa dei clienti persi e direzionati sempre più verso la grande distribuzione. Creare lavoro e un'economia che redistribuisca ricchezza è da sempre la nostra priorità. Fare vivere i negozi vicinato, infatti, significa garantire lavoro, far circolare la ricchezza e rendere più vivi e sicuri paesi e città che non possono limitarsi ad essere dei dormitori a servizio dei grandi centri commerciali".

Cosa succederebbe se la legge venisse approvata

La proposta di legge della Lega è firmata da Barbara Saltamartini e prevede la reintroduzione della chiusura obbligatoria la domenica e nei festivi, con delle possibili deroghe limitate soltanto ai piccoli esercizi commerciali nelle città turistiche. L'idea presentata dalla Lega prevede anche un tetto di otto aperture straordinarie: le quattro domeniche di dicembre più altre quattro da scegliere nel resto dell'anno.

"I negozi devono essere incoraggiati"

"Lo sviluppo urbanistico delle città e dei paesi - prosegue Casartelli - deve necessariamente tener conto di scelte politiche che garantiscano quella vivacità imprenditoriale data dai negozi di vicinato che si traduce anche in socialità e relazioni umane. I borghi senza negozi di vicinato sono spenti, tristi e chiusi in se stessi. I negozi, infatti, oltre a garantire l'erogazione di servizi e la vendita di utili prodotti, rendono vivono il tessuto economico, culturale e relazionale: sono un nostro patrimonio e devono essere tutelati e incoraggiati dalla politica a vantaggio di tutti i cittadini".

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