La cerimonia

Civiche Benemerenze e menzioni speciali nell’ultimo Consiglio comunale dell’anno

Ecco le scelte ufficializzate dei membri della commissione.

Civiche Benemerenze e menzioni speciali nell’ultimo Consiglio comunale dell’anno
Come da tradizione, l’ultimo Consiglio comunale dell’anno a Cantù è dedicato all’annuncio delle Civiche Benemerenze, il massimo riconoscimento con cui la città rende omaggio a persone e realtà che si sono distinte per impegno civico, sociale e culturale a servizio della comunità. Le Civiche Benemerenze verranno conferite ufficialmente lunedì 9 febbraio 2026, in occasione della Festa di Sant’Apollonia, patrona della città.

Le scelte

A seguito dell’esame delle candidature pervenute, la Commissione ha individuato, in unica seduta, tre eccellenze cui conferire l’onorificenza, affiancate da due menzioni speciali. Scelte che raccontano storie diverse, ma unite da un comune denominatore: il contributo concreto e duraturo allo sviluppo della città.

Società Sportiva Pianella Srl 

All’inizio degli anni Settanta, in un momento di forte incertezza per il futuro della Pallacanestro Cantù, venti canturini decisero di assumersi una responsabilità che andava ben oltre il tifo e la passione. Il primo febbraio 1974 nasceva così la Società Sportiva Pianella Srl che, con risorse proprie e spirito di sacrificio, costruì in tempi record un nuovo impianto sportivo, moderno e funzionale. Da quella decisione coraggiosa prese forma “il Pianella”, simbolo di un modello unico in Italia, che consentì alla squadra di restare sul territorio e di scrivere una delle pagine più straordinarie della storia sportiva cittadina: negli anni successivi, la Pallacanestro Cantù divenne la Regina d’Europa, portando il nome della città ai vertici del basket internazionale.

Giovanni Fossati 

Instancabile professionista, Cavaliere al Merito e Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, dal 2002 Giovanni Fossati ha dedicato il proprio percorso civile e personale al Servizio Cani Guida dei Lions di cui, dal 2011, è Presidente Nazionale. Nel corso del mandato, ha svolto un ruolo determinante nello sviluppo del Centro di Addestramento di Limbiate, oggi considerato uno dei più importanti punti di riferimento europei nel settore. Un’attività costante, portata avanti in tutto il Paese, finalizzata a garantire continuità e qualità a un servizio insostituibile che, dalla fondazione nel 1959, ha permesso di donare oltre 2.340 cani guida. Il valore sociale di questo percorso, testimoniato anche con il conferimento del Premio Rosa Camuna 2024, ha contribuito ad associare il nome di Cantù, a livello nazionale, a solidarietà, competenza e responsabilità civile.

Luigi Marelli 

Figura profondamente intrecciata alla vita culturale e sociale di Cantù, da oltre cinquant’anni è animatore instancabile della scena teatrale locale. Come lui stesso racconta, è tra i “ri-fondatori” nel 1972 della Compagnia teatrale San Genesio, di cui è ancora oggi attore, regista e capocomico, portando in scena storie, dialetti e tradizioni, con decine di spettacoli e centinaia di repliche. Accanto al palcoscenico, ha sempre vissuto il teatro come strumento di relazione e di crescita collettiva, mettendo la propria voce al servizio delle scuole, delle associazioni, degli anziani e delle realtà sociali del territorio. Con lo stesso spirito, anima e guida oggi l’esperienza dell’associazione La Rizzada a Vighizzolo, punto di riferimento per la socialità di oltre mille cittadini. Un impegno costante e duraturo, radicato nei luoghi e nelle persone, che ha contribuito a custodire e trasmettere l’identità culturale di Cantù.

Menzioni speciali

Mostrando grande sensibilità, la Commissione ha poi deciso di riconoscere una menzione speciale a due persone. Due giovani donne che la vita ha tolto troppo presto alle loro famiglie, lasciando un vuoto incolmabile. Eppure, da queste tragedie, grazie alla loro generosità e al loro altruismo, è rinata la speranza per altre persone alle quali sono stati donati i loro organi. Una testimonianza di amore per la vita, che deve essere esempio per tutti noi.

Giorgia Passafini è scomparsa prematuramente nel 2022 all’età di 31 anni.
Giovane donna e madre, aveva espresso in vita, con consapevolezza, il proprio sì alla donazione degli organi. Una scelta di grande valore civile e umano, compiuta nel silenzio della normalità, che ha permesso di salvare la vita a dieci persone. Con questa menzione, la città di Cantù riconosce un gesto che, nato da una perdita profonda, ha generato vita, speranza e futuro per altri, diventando una testimonianza concreta di responsabilità e solidarietà verso l’intera comunità.
Beatrice Zaccaro aveva solo 17 anni quando ha perso la vita in un tragico incidente stradale.
Attraverso la donazione degli organi ha compiuto un gesto di straordinario altruismo e maturità, offrendo speranza e futuro ad altre persone. A Cantù, il suo nome è diventato nel corso del tempo un richiamo forte al valore della scelta consapevole, alla responsabilità verso gli altri e alla capacità di trasformare una perdita in un messaggio di vita, in particolare tra i più giovani. I suoi genitori – Massimiliano Zaccaro e Grazia Tagliabue – avevano raccontato che fu Bea a dire, mentre guardavano insieme la televisione, che avrebbe voluto anche lei donare i propri organi se le fosse successo qualcosa. Oggi Bea rivive nell’associazione Bea Vive, impegnata tra i giovani per il sociale.

Le parole del sindaco

“Come ogni anno, desidero esprimere un sentito ringraziamento ai membri della Commissione per il lavoro svolto con attenzione, competenza e profondo senso di responsabilità. Le Civiche Benemerenze rappresentano il massimo riconoscimento della nostra città e raccontano, ciascuna a suo modo, l’impegno concreto e duraturo a servizio della nostra comunità. Accanto alle benemerenze, le menzioni speciali di quest’anno sono dedicate a storie che hanno assunto, per tutti noi, un valore particolare: scelte di grande responsabilità compiute in momenti estremamente difficili, che hanno contribuito a rafforzare nella città la cultura della consapevolezza, della solidarietà e dell’attenzione verso gli altri. Riconoscerle significa affermare il valore civile di gesti capaci di diventare un messaggio duraturo per l’intera collettività e di richiamare, soprattutto nelle nuove generazioni, il significato profondo dell’impegno verso il bene comune”, le parole il sindaco di Cantù, Alice Galbiati.